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Il marxismo si presento come la rivoluzione degli oppressi, il '68 invece fu la rivoluzione dei repressi. Non liberò dai padroni ma dai padri. Marx, corretto da Freud e da Lacan, finì in minigonna e in jeans. Una volta liberati i repressi, restarono però i depressi.
Jan Palach fu l'unico sessantottino che scontò la protesta sulla propria pelle. Gli altri incendiarono il mondo pensando a se stessi, lui incendiò se stesos pensando al mondo. Entrambi amarono la libertà ma in modo diverso. lui affrontò i carri, gli altri la carriera. (Marcello Veneziani, Rovesciare il '68, Mondadori).