Una splendida poesia di Giovanni Pascoli sull'uomo.
"La grande aspirazione"
I Un desiderio che non ha parole v'urge,
tra i ceppi della terra nera e la raggiante libertà del sole.
Voi vi torcete come chi dispera, alberi schiavi!
Dispergendo al cielo l'ombra de' rami lenta e prigioniera,
e movendo con vane orme lo stelo dentro la terra,
sembra che v'accori un desiderio senza fine anelo.
- Ali e non rami! piedi e non errori ciechi di ignave radiche!
- poi dite con improvvisa melodia di fiori.
Lontano io vedo voi chiamar con mite solco d'odore;
vedo voi lontano cennar con fiamme piccole, infinite.
E l'uomo, alberi, l'uomo, albero strano
che, sì, cammina, altro non può, che vuole;
e schiavi abbiamo, per il sogno vano, noi nostri fiori, voi vostre parole.
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