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La BBC tenta di eliminare Cristo dal calendario
Di Giulia Tanel - 28/09/2011 - Informazione - 2014 visite - 0 commenti
Ritrovandomi a viaggiare, mi sono imbattuta nel giornale gratuito Leggo, un quotidiano dal formato molto piccolo e in genere confezionato grazie al copia-incolla di notizie estrapolate dalle agenzie di informazione o da altri giornali. Una fonte di informazione che vive in economia, insomma, e che non ha la velleità di competere con i grandi quotidiani nazionali, quali Il Corriere della Sera o Repubblica, ma che ha l’esclusiva funzione di fornire ai lettori un’infarinatura generale della situazione e di intrattenere le persone che si muovono con i mezzi pubblici nelle grandi metropoli.

Nonostante queste premesse, nello sfogliare distrattamente le poche pagine intrise di piombo, ogni tanto può capitare di rimanere piacevolmente sorpresi; ed è proprio questo quello che è mi è successo leggendo un breve articolo pubblicato sulla prima pagine dell’edizione di Leggo del 27 settembre, a firma di Francesco Olivo ed intitolato: “Cristo censurato dalla BBC”.
Il giornalista scrive infatti: “La par condicio applicata alla religione genera mostri, o più semplicemente figuracce. Da noi qualcuno toglie il presepe dalle scuole, credendo così di favorire il dialogo tra culture. Mentre oltremanica gli estremisti del politicamente corretto intervengono sul calendario.
L’osservatorio dell’etica della Bbc ha stabilito che per mostrarsi imparziali, ma davvero imparziali, si dovrebbe evitare di dire «avanti Cristo» e «dopo Cristo». Intendiamoci, gli integralisti della neutralità, non propongono di abolire il calendario gregoriano e le periodizzazioni basate sulla nascita del Nazareno, più semplicemente chiedono di non nominare il nome di Dio, sostituendolo con “Common Era” e “Era volgare”.
La proposta ha scatenato reazioni virulente tra vescovi, giornalisti, politici e passanti. «Uno svilimento della base cristiana della nostra cultura, lingua e storia», tuona il vescovo anglicano, ma di origini pakistane, Michael Nazir-Ali. «Dico “Avanti Cristo” e “Dopo Cristo” perché so cosa significano», disobbedisce Andrew Marr, star del programma politico domenicale su Bbc 1: «Non so cosa significhi Common Era». Polemiche surreali. D’altronde siamo nel 2011 dell’era volgare. Molto volgare.”


Deo gratias!
 
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