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Lo dice la “Scienza”: anche l’uomo può essere bisex
Di Enzo Pennetta - 27/08/2011 - Scienza - 1512 visite - 0 commenti



E' quanto afferma un pubblicizzatissimo studio di un’università USA. Il Corriere della Sera parla addirittura di “teorie negazioniste” che verrebbero smentite, ma bisogna dirlo chiaramente: lo studio dell’università in questione è una vera “cialtroneria” scientifica (comportamento scorretto, volgare, trasandato. Da: dizionari.corriere.it).

Ma in realtà l’unica cosa che effettivamente viene dimostrata è che basta proporre un’affermazione come “scientificamente dimostrata” che subito viene accettata acriticamente. E il fatto che si lanci l’accusa di “negazionismo” verso chi sostiene tesi diverse, testimonia solo una presa di posizione gravemente intimidatoria nonché antiscientifica.

 Come dicevamo basta parlare in “nome della scienza” e subito un’affermazione diventa indiscutibilmente vera, è, ad esempio, quel che è successo anche al Prof. Stefano Zecchi che, in un articolo su il Giornale, afferma: «È inutile girare intorno al problema sollevato dalla ricerca scientifica: la bisessualità è naturale, l’eterosessualità no. Mentre le tesi sociologiche, filosofiche possono essere discusse, accolte o rifiutate dalla comunità, i risultati di una ricerca scientifica sono indiscutibili fino a prova contraria.»

Ma vogliamo rassicurare il Prof. Zecchi: per avere la prova contraria è sufficiente andare a vedere come è stato condotto lo studio della Northwestern university di Chicago che verrà pubblicato sul Journal Biological Psychology, (e che sarebbe comunque da prendere con le molle in quanto “Nel 2005 ricercatori della stessa università erano giunti a conclusioni diametralmente opposte.”)

Ma come si è giunti dunque alla clamorosa scoperta?

Lo studio appena concluso ha verificato come gli uomini, che si definiscono bisex, risultano effettivamente eccitati dalla visione di due tipi di film a sfondo hard. Uno in cui sono i maschi ad avere rapporti sessuali tra di loro, l'altro in cui sono donne le interpreti. Al contrario, i maschi omosessuali o eterosessuali non hanno le stesse reazioni di fronte a entrambi i film.


L’autore dello studio è Allen Rosenthal, che alla Northwestern university è dottorando in psicologia, ma in realtà si tratta di uno di quei casi in cui si assiste alla classica “scoperta dell’acqua calda”.
Infatti il dottorando Allen Rosenthal, nonostante i suoi studi di psicologia, sembra proprio ignorare il famoso studio di Ivan Petrovic Pavlov, annunciato nel lontano 1903, nel quale dei cani venivano addestrati a mangiare al suono di una campanella: Pavlov scoprì che i cani salivavano anche al solo suono della campanella, pure se non veniva dato loro effettivamente del cibo. Aveva scoperto il fenomeno dei riflessi condizionati.

Analogamente, se qualcuno prova piacere fisico in un determinato tipo di situazione, rapporto etero – omo – bisex, alla vista di immagini che prefigurano la situazione di piacere, sarà in uno stato di eccitazione.

La stessa cosa (sostituendo il piacere con il disgusto) avveniva nel film Arancia meccanica, di Stanley Kubrick, quando il protagonista veniva condizionato, mediante l’uso di farmaci, a provare disgusto alla vista delle stesse scene di violenza che prima gli procuravano piacere (vedi immagine all'inizio dell'articolo).

Qual è dunque la scoperta della Northwestern university?
In realtà, ripetiamo, si tratta solo di una classica “scoperta dell’acqua calda”, e comunque di niente che abbia a che vedere specificamente col sesso, ma solo con i riflessi condizionati.


                     Dal sito: Critica Scientifica



 
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