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I vitalizi degli ipocriti radicali
Di Rassegna Stampa - 23/08/2011 - Politica - 1478 visite - 0 commenti

...Per rendersi conto dell’entità delle cifre, basta scorrere l’’elenco, comparso l’8 agosto scorso sul sito de “L’Espresso”, dei parlamentari (1.464 ex deputati e 843 ex senatori) che ricevono ogni mese il vitalizio.

Sono 200 milioni di euro distribuiti dal solo Parlamento ogni anno per chi ha ricoperto cariche elettive. Nell’elenco non sono compresi gli oltre mille vitalizi di reversibilità pagati ai familiari di parlamentari scomparsi.

L’elenco contiene molte sorprese. Tra queste, quelle che riguardano gli ex parlamentari eletti nelle liste radicali. L’elenco è parziale, perché comprende coloro che in base ai regolamenti di Camera e Senato ha raggiunto l’età pensionabile e non comprende coloro che pur avendo i requisiti, sono in carica, in Parlamento o nelle legislature regionali.

Per intenderci, nell’elenco non c’è Emma Bonino, che pur avendo raggiunto l’età pensionabile, è vice-presidente del Senato e non c’è Ilona Staller (in arte Cicciolina), eletta nelle liste radicali nell’’87, ancora in età non pensionabile.

Tra i nomi degli eletti nelle liste radicali, in vita, che percepiscono emolumenti pensionistici, perché titolari dei requisiti previsti – oltre a Toni Negri, ex leader di Potere operaio, che mentre era in carcere per terrorismo nel 1983, Marco Pannella fece eleggere a Montecitorio, dove restò il tempo necessario per preparare la fuga e rifugiarsi in Francia e che percepisce una pensione di 2.199 euro netti - vi sono:

Renato Andreani, 2.238,00; Gaetano Azzolina, 2.384,00; Angiolo Bandinelli, 2.238,00; Marco Boato, 6.133,00; Luca Boneschi, 2.384,00; Roberto Cicciomessere, 5.404,00; Piero Craveri, 2.103,00; Marcello Crivellini, 2.751,00; Rosa Filippini, 3.190,00; Marisa Galli, 3.412,00; Mauro Mellini, 4.493,00; Giancinto detto Marco Pannella, 6.465,00; Angelo Pezzana, 2.384,00; Domenico Pinto, 3.412,00; Pio Rapagnà, 2.238,00; Giuseppe Rippa, 2.345,00; Mario Signorino, 2.169,00; Gianfranco Spadaccia, 2.873,00; Sergio Stanzani, 5.082,00; Lorenzo Strik Lievers, 3.190,00; Massimo Teodori, 4.131,00; Alessandro Tessari, 5.802,00; Ambrogio Viviani, 2.238,00.

Tra questi, vi sono quattro ex parlamentari – Andreani, Boneschi, Craveri e Pezzana – che con il versamento per 5 anni dei contributi, percepiscono il vitalizio pur essendo stati in Parlamento per un solo giorno.

Dimenticavamo Paolo Vigevano, attuale amministratore delegato di “Acquirente Unico”, la Società per azioni del gruppo Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A., cui è affidato per legge il ruolo di garante della fornitura di energia elettrica alle famiglie e alle piccole imprese.: i suoi 2.199,00 netti mensili gli serviranno presumibilmente per pagare le bollette delle utenze domestiche.

Nessuno di loro ha mai rinunciato a questi soldi pubblici. Con buona pace della battaglia radicale contro il finanziamento pubblico dei partiti e contro l’uso del denaro pubblico. Inganno? Ipocrisia? O solo frutto della libertaria “fantasia” radicale? Danilo Quinto, da: labussolaquotidiana.it

 
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