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Finto scoop di Repubblica: gli italiani non seguono il Papa. E allora?
Di Giuliano Guzzo - 25/03/2009 - Attualitą - 1603 visite - 0 commenti

Fino a prova contraria, ciascuno agisce in base a convinzioni o, quanto meno, orientato verso scopi. Gli altri possono non capirlo, ma praticamente tutto ciò che facciamo, per noi agenti, ha un significato preciso, almeno in origine. Orbene, sarebbe interessante capire che senso ha l’articolo che il quotidiano Repubblica presenta oggi, in prima pagina, in alto a destra; vi si legge che le posizioni di Benedetto XVI sul testamento biologico e sul profilattico sarebbero condivise solo da una esigua minoranza di italiani. Fidiamoci e diamo pure per corretto questo dato: e allora? Scusate, dov’è la notizia? A differenza di Di Pietro, Franceschini o Berlusconi, la Chiesa non cerca il consenso, ma la Verità, e la cerca annunciandoLa, ma senza curarsi di elemosinare consensi altrui. Il punto è che a furia di agitare lo spettro delle ingerenze vaticane, quelli di Repubblica si sono davvero convinti - poveri loro - che il Papa sia disperatamente a caccia di elettori, né più né meno di un politicante di quartiere. Ma se anche le cose stessero così, se anche Benedetto XVI fosse sul serio un vampiro assetato di voti e consensi, i conti, per i nostri amici di Repubblica, non tornerebbero ugualmente. Infatti, che senso avrebbe, per un politico affetto da megalomania, farsi portabandiera di stili di vita tanto impopolari? Delle due l’una: o Benedetto XVI è un politico alla deriva, e quindi sarebbe tempo, per tutti noi, di dare un taglio con tutta la leggenda nera circa la minacciata laicità dello Stato, oppure, ipotesi più verosimile, il Successore di Pietro con la politica non c’entra nulla. Davanti a così lampanti considerazioni, che ci fanno comprendere – qualora ce ne fosse ancora bisogno – che al Papa, di quel ricettacolo di miserie che è il nostro Parlamento, interessa fino ad un certo punto, solo chi vive coi paraocchi può avanzare obiezioni. E scriverle, povera Italia, sui principali quotidiani del Paese. Benjamin Franklin ha scritto:”I saggi non hanno bisogno di suggerimenti. Gli sciocchi, non ne tengono conto”.

 
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