Lo spirito della divina liturgia e le ragioni del motu proprio di Benedetto XVI.
Di Francesco Agnoli (del 27/08/2008 @ 15:08:31, in Religione, linkato 1480 volte)

L'attività di Libertà e persona riprenderà con un incontro dal titolo: “Lo spirito della divina liturgia e le ragioni del motu proprio di Benedetto XVI”, che si terrà il 3 settembre, ad ore 20.30, presso i Salesiani di Trento (entrata con parcheggio da via Brigata Acqui)..

Il relatore sarà mons. Nicola Bux sacerdote dell’arcidiocesi di Bari, dove è nato il 30 Novembre 1947. Mons. Bux ha studiato e insegnato a Gerusalemme e Roma. Docente di liturgia orientale e di teologia dei sacramenti nella Facoltà Teologica Pugliese, è stato perito al sinodo dei vescovi sull’eucaristia.

E’ consultore delle Congregazioni per la Dottrina della Fede, dove ha lavorato a lungo fianco a fianco col cardinal Ratzinger, e per le Cause dei Santi e consulente della rivista teologica internazionale Communio. Collabora puntualmente all'Osservatore Romano, perseguendo il fine di rieducare il popolo cristiano ai misteri della divina liturgia, e all'agenzia vaticana Fides. Tra le pubblicazioni dell’ultimo decennio: Il quinto sigillo. L’unità dei cristiani verso il terzo millennio, Città del Vaticano 1997, presentato a Roma dall’allora cardinal Joseph Ratzinger; Perché i cristiani non temono il martirio, Piemme, Casale M.2000; Dove egli dimora. Il senso dell’adorazione nella vita cristiana, San Paolo, Cinisello B. 2005; Il Signore dei misteri. Eucaristia e relativismo, Cantagalli, Siena 2005; con M.Loconsole, I Misteri degli Orientali. I sacramenti bizantini comparati con la liturgia romana e i riti giudaici, Cantagalli, Siena 2006; con A.Garuti, Pietro ama e unisce.La responsabilità personale del papa per la Chiesa universale, Studio Domenicano, Bologna 2007.

Ultimamente il suo nome è comparso nella terna dei candidati a presiedere la Congregazione dell'ex Santo Ufficio, a testimonianza della stima di cui mons. Bux gode presso il papa.

L'incontro rientra in una serie di eventi sul 1968 e lo spirito di quegli anni, in quanto è un dato di fatto che la riforma liturgica del 1970 fu influenzata, specie nell'applicazione, anche dallo sperimentalismo liturgico sorto dopo il 1964, sull'onda dellla rivoluzione dei costumi.