Un albero contro i "verdi"
Poveri ambientalisti, la natura che tanto venerano sembra averli presi proprio di mira, sbugiardando una ad una tutte le loro tesi. Loro predicano lo scioglimento delle calotte polari e, mentre il Polo Nord rimane al suo posto, l’Antartide fa registrare un aumento dei ghiacci del 10%. Loro predicano la desertificazione e s’è vista – almeno in Italia – una delle primavere più piovose degli ultimi decenni. Loro predicano il disastro ambientale e, dati alla mano, cala il numero delle vittime del clima. Come se non bastasse, a sconfessare l’allarme principe degli ambientalisti, quello del global warming, ci si è messo pure un albero. Ma sì, avete letto bene: c’è un albero, per la precisione un abete, che contraddice in pieno Al Gore, Pecoraro Scanio e via dicendo. Com’è possibile? Semplice: questo abete, situato sulle pendici del Monte Zulu, in Svezia, ha la bellezza di 9500 anni di età. E’ l’essere vivente più vecchio della Terra. Ma non è tanto questo il punto: il fatto è che, come sostiene Leif Kullman, insegnante di Geografia fisica all’Università di Umea, nonché scopritore del prodigioso abete, quell’albero non dovrebbe trovarsi lì. Le condizioni meteorologiche – sostiene Kullman – sono troppo rigide e quindi non si spiega, se non ipotizzando che 9500 anni fa vi fosse più caldo che adesso, la presenza di questo albero plurimillenario. Ma com’è possibile che 9500 anni fa, senza fabbriche, auto, petrolio e altri agenti inquinanti, le temperature fossero più calde di quelle odierne? I catastrofisti dell’ambiente sono pregati di rispondere. Noi aspettiamo, l’abete svedese pure.
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