Il nuovo Kossovo, abortista e contro la famiglia.
Di Rassegna Stampa (del 02/03/2008 @ 18:42:46, in Attualitą, linkato 1134 volte)

Alla creazione di una nuova nazione, il Kosovo, segue la creazione di una nuova Costituzione. Una Costituzione che elimina ogni protezione all'essere umano prima di nascere: "ogni individuo godrà del diritto alla vita a partire dalla nascita", dice l'articolo 25 della bozza della Costituzione. Dice "a partire dalla nascita" per chiarire bene che nei 9 mesi di vita prenatale gli individui non hanno questo diritto, contrariamente a quello che afferma la Dichiarazione Internazionale dei Diritti del Fanciullo all'articolo 4: "il fanciullo deve poter crescere e svilupparsi in modo sano. A tal fine devono essere assicurate, A LUI E ALLA MADRE le cure mediche e le protezioni sociali adeguate, specialmente nel PERIODO PRECEDENTE e seguente alla nascita."

Susan Yoshihara scrive in LifeSite.net che l'articolo 26 della Costituzione della nuova nazione, che dev'essere ancora approvata, garantisce "il diritto a decidere in relazione alla riproduzione d'accordo con le regole ed i procedimenti stabiliti dalla legge", dando ad ogni cittadino e cittadina "il diritto al controllo sul proprio corpo in conformità con la legge". La frase "diritto sul proprio corpo", si riferisce, in molti accordi internazionali, all'accettazione dell'aborto. Queste frasi devono essere interpretate secondo le norme degli enti internazionali (dell'ONU e dell'UE) che generalmente danno interpretazioni abortiste o legate all'ideologia del genere. La bozza costituzionale specifica che l'interpretazione dei diritti si affida "al Tribunale Europeo dei Diritti Umani e ad altri enti internazionali che supervisionano l'attuazione dei diritti umani garantiti a livello internazionale". Matrimonio senza menzionare né uomo né donna La bozza della Costituzione, inoltre, non protegge il matrimonio uomo-donna e non impedirebbe neppure la poligamia o la poliandria. Nell'articolo sul "Diritto al Matrimonio e alla Famiglia" non si parla mai di "uomo e donna", ma solo si dice: "basandosi sulla libera volontà, tutti godranno del diritto di sposarsi e del diritto ad avere una famiglia". Con questa frase, qualunque cosa può essere approvata come "matrimonio": due persone, tre, quattro ..., qualunque cosa, "basandosi sulla libera volontà". Essendo una nazione di etnia mussulmana (anche se molto secolarizzata, dopo anni di comunismo) può essere una porta aperta per la poligamia islamica. La bozza della Costituzione è stata scritta nel 2004. L'ha elaborata un'organizzazione chiamata Gruppo della Politica e Legge Pubblica Internazionale (PILPG, sigla inglese).

Uno degli autori, Bruce Hitchner, della Tufts University, ha spiegato che la prima bozza della Costituzione fu rivista e corretta dalla Commissione di Venezia, un organismo consultivo del Consiglio d'Europa nato nel 1990 per aiutare i paesi ex-comunisti nel loro passaggio alla democrazia. Nonostante la Santa Sede e gli Stati Uniti siano presenti in questo organismo, non sembra che abbiano individuato l'orientamento anti-vita e anti-famiglia della nuova Costituzione. Varie generazioni di aborto creano una cultura Come molti altri paesi comunisti, la Jugoslavia ha avuto varie generazioni di aborto, che fu approvato con una legge del 1951. Nella Costituzione del 1974 addirittura consideravano un diritto umano la "libera paternità" e il "diritto umano di decidere sulla nascita dei propri figli". Nel 1992, la nuova Costituzione per la "Terza Jugoslavia" eliminò questo paragrafo e si aggiunsero alcune limitazioni, permettendo l'aborto "solo" fino alla 16ª settimana di vita del feto. Nell'anno 2000, per esempio, alcuni agenti italiani della forza internazionale in Kosovo smantellarono 5 cliniche dove si praticavano aborti illegali, fino alla 24ª settimana (sei mesi), in condizioni igieniche deplorevoli e con casi di donne gravemente danneggiate dalle pratiche di questi centri. Per i medici abortisti questo affare era un "extra" oltre al lavoro negli ospedali pubblici di Pristina. (notizia di Reuters in http://www.balkanpeace.org/index.php?index=article&articleid=7640 ).

 La cultura dell'aborto in Serbia-Jugoslavia é forte: così come in altri paesi dell'est, si considera l'aborto come uno dei tanti anticoncezionali. Stando ai dati ufficiali, nel 2005 sono stati effettuati in Serbia-Jugoslavia 26.645 aborti, mentre sono nati 72.000 bambini. Tratto da www.lozuavopontificio.net