Qualche aggiornamento su Maria-Vika, l'orfana bielorussa costretta a rimpatriare per motivi e a condizioni ancora ignote alla pubblica opinione italiana. Le notizie sono due: adesso è in affido temporaneo nella stessa famiglia che ha adottato il fratello (che Maria aveva ritrovato grazie ai coniugi di Cogoleto, non certo grazie alla solerzia dei bielorussi). La quale famiglia ha fatto sapere che se non avrà aiuti economici non potrà tenere Maria con sè.
La seconda notizia è che un giornalista del Secolo XIX di Genova le ha telefonato e la bambina ha detto che vorrebbe tornare in Italia. E qui il festival dell'ipocrisia, tutti a protestare per l'intrusione del giornalista nella vita della bambina.
Certo, quando Maria-Vika aveva raccontato di volersi suicidare pur di non tornare nell'orfanatrofio dove aveva subito violenza, ci si era agitati di meno. I discorsi che si sentivano in giro erano: ma si sa che i bambini dell'est negli orfanatrofi spesso sono abusati! Invece adesso, dopo la telefonata, tutti a strapparsi i capelli, a protestare per lo scandalo...oddio la privacy! In un commento surreale sul corriere, Isabella Bossi Fedrigotti invita a far calare il silenzio su Maria, per farla tornare alla vita normale.
La verità è semplice, invece, ed è sotto gli occhi di tutti: nascondendo Maria, contro la legge, i coniugi Giusto l'hanno realmente tutelata, perchè adesso la bambina è sotto i riflettori, e la Bielorussia difficilmente si può permettere di riportarla dove è stata seviziata. Sarà illegale, ma ha funzionato.
Sarà stato sbagliato (?), ma adesso la bambina è curata e seguita come prima non era mai successo, come prima non era stato possibile.
La seconda considerazione è che per Maria la sua famiglia è quella italiana. Lo ha sempre detto, non si capisce perchè avrebbe dovuto cambiare idea.
E la cosa più ridicola è che invece se Madonna si prende i bambini in Malawi senza rispettare le leggi, tutto va bene, perchè è ricca. Sicuramente più dei coniugi Giusto. Pecunia non olet, et piace a tutti.
(tratto da un articolo di Assuntina Morresi nel sito Stranocristiano.it)