Forse qualcuno un giorno avrà il coraggio di fare una indagine sociologica sulla terribile tristezza causata dai modelli di comportamento della società post cristiana. Parlavo, stamattina, con una amica, che vorrebbe sposarsi, avere figli… Eppure non riesce.
Costruire una famiglia bella, solida, fedele, oggi, è una impresa difficilissima. Tutto congiura contro il sano e fondamentale rapporto tra uomo e donna. Congiurano il femminismo, l’aborto, l’amore libero… Chiarisco: vi sono infinite persone che vivono il rapporto affettivo senza alcuna capacità di costruirlo. Cercano un compagno o una compagna, per sfuggire la solitudine, ma lo fanno senza alcun criterio di fondo.
L’errore più grosso è quello della convivenza: due persone che si conoscono poco, che non si sono veramente incontrate nel profondo, si buttano..provano… Provano come se il rapporto di coppia fosse lo stesso che provare una macchina, o una cucina..se non va, al massimo, si cambia. Ma la realtà non è così. Certo, provare bisogna: ma si prova stando insieme, parlando, facendo amicizia, permettendo alle anime, e non solo ai corpi, che sono, alla fine, intercambiabili, di conoscersi davvero.
“Sto con lui, ma non vuole storie serie, mi cerca solo quando sono contenta, allegra”, così mi diceva. “Certo, le ho risposto, tu vai a letto con lui quando vuole, lui viene da te, prende ciò che gli fa comodo, come al supermercato, e poi se ne torna a casa sua. Senza impegni, senza problemi...non cerca te, ma ciò che tu dai a lui, egoisticamente e tu intanto perdi anni della tua vita, ti bruci gli anni della giovinezza, gli anni in cui dovresti costruire la casa sulla roccia”.
Poi, pur sapendo di farci la figura del bacchettone, ho aggiunto: “Quanta saggezza nel pensiero della Chiesa. Niente rapporti prima del matrimonio, non darti tutta ad uno che cerca, di te, solo una parte. Ti darai completamente quando riconoscerai un uomo che ti prenderà tutta, come sei, nel profondo, nello spirito e nel corpo. Ora stai buttando via la tua vita, e lo sai…un uomo vero sa attendere e sa amare, con pazienza; sa modere i suoi istinti e sa temprare il suo carattere. O meglio: più che saperlo fare, lo impara, se lo vuole. E il periodo del fidanzamento è proprio la palestra più importante anche per questo…Con Dio e seguendo la sua legge l’uomo e la donna ritrovano se stessi e il loro rapporto…”
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