Notizie straordinarie dal fronte russo: la Duma, la Camera bassa del parlamento, ha approvato un disegno di legge secondo il quale tutte le pubblicità dell’aborto dovranno contenere avvertimenti sui possibili rischi per la salute della donna. Il perchè del provvedimento è presto detto:«Queste pubblicità - sostiene Viktor Zvagelsky, deputato del partito di maggioranza Russia Unita - fanno credere alle giovani che non avranno problemi nell’interrompere una gravidanza». E bravi i russi. Cose simili, in Italia, chissà quando le vedremo. Ve li vedete coloro che siedono nei consultori che ricordano alla donna in gravidanza difficile che abortire, oltre al prevedibile rischio di stress emotivo (Actas Esp Psiquiatr (2005), 33: 267-72), implica quelli, ben più gravi, di disturbi emozionali, fobico-ansiosi, neurovegetativi, della comunicazione, dell’alimentazione, del sonno, del pensiero, della sfera sessuale (Health Matrix (1989),7:42-4) e – dulcis in fundo - di pulsioni suicide (J of Child Psychiatry and Psycology (2005),46: 850-8)? Ve li vedete i consultori che mettono compiutamente – leggasi compiutamente -in guardia le donne intenzionate ad abortire dai possibili rischi per la loro salute? A questo punto meglio regalare loro un viaggio in Russia. Torneranno senz’altro con le idee più chiare.
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