Giuliano Pisapia, da buon compagno-comunista (i beni degli altri sono di tutti...), sostiene il diritto di chi ne avesse bisogno ad occupare una casa. Intanto da vent'anni, la sua compagna, giornalista di Repubblica, gode del privilegio di un appartamento in centro di Milano, presso il Pio Albergo Trivulzio, a prezzi di favore. Come il buon vecchio Marx: predicava ai proletari, ma preferiva, per sè e le figlie, gli agi e la vita ultra-borghese.