Il "Progetto Gemma": un'educazione alla vita
In occasione della 33° Giornata Nazionale per la Vita la mia parrocchia ha deciso di sostenere una bella proposta: adottare una mamma in difficoltà per una gravidanza inaspettata o non voluta, ovvero fare un “Progetto Gemma” a livello di comunità.
Ma che cos’è il “Progetto Gemma”? E’ un’iniziativa nata nel 1994 che consiste in un’adozione prenatale a distanza: chi “adotta” si impegna a stanziare per un periodo di diciotto mesi una somma pari a 160 euro mensili, i quali costituiscono un piccolo aiuto (una “carezza economica”) per una mamma e il suo bambino. Naturalmente, dato che non tutte le famiglie hanno la possibilità di donare una cifra così alta mensilmente, c’è la possibilità di unirsi con altre persone e insieme aiutare una stessa donna in difficoltà.
L’iniziativa del “Progetto Gemma” è importante sotto molteplici aspetti, ma mi preme sottolineare i due che reputo di maggior rilievo. In primo luogo, con la propria donazione si contribuisce a far sì che un bambino venga alla luce e quindi si salva una vita. Infatti, non sono rari i casi in cui una donna (magari alla terza o quarta gravidanza) è spinta ad abortire per motivi economici: in una situazione simile una somma mensile aggiuntiva di 160 euro può realmente risultare determinante nella scelta a favore della vita. In seconda istanza, il “Progetto Gemma” è importante da un punto di vista di educazione alla carità. L’impegno che ci si assume nei confronti di una mamma e del suo bambino è costante ed ha una durata temporale di un anno e mezzo, durante il quale ogni mese si è “costretti” a ripetere il proprio gesto di carità.
Per chi volesse saperne di più, rimando alla pagina del sito del Movimento per la Vita nazionale: http://www.mpv.org/pls/mpv/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=44
A livello locale, come città di Trento, chi fosse interessato al “Progetto Gemma” può recarsi presso il Centro di Aiuto alla Vita in Piazza d’Arogno 7, oppure telefonare al numero 0461.220121.
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