Domenica 6 febbraio: giornata delle primule
Di Francesco Agnoli (del 05/02/2011 @ 12:44:13, in Attualitą, linkato 1226 volte)

Domenica 6 febbraio i volontari del Movimento per la Vita venderanno le primule davanti alle chiese per finanziare la loro attività in favore delle ragazze madri.

Di seguito uno scherzoso "Manuale della perfetta venditrice di primule" di Anna Maria Pacchiotti:

 La persona in questione, deve essere una volontaria pro-life, alla quale vengono richiesti i seguenti requisiti:

A) essendo la "giornata per la vita" programmata nel periodo invernale, è indispensabile che

1) la volontaria non sia soggetta a malattìe da raffreddamento;

2) che sia dotata di almeno 3 cambi di calzettoni da neve, (onde evitare congelamento delle estremità inferiori), sciarpe ed altri indumenti adatti alla bisogna (i guanti non sono concessi perchè intralciano il lavoro). Indispensabile un giubbotto dotato di tasche interne, dove nascondere il denaro faticosamente incassato (sigillato in appositi sacchetti etichettati con giorno, ora, nome Chiesa) se ci sono tante monete tutt'al più si camminerà un po' inclinati su un lato; attenzione a scippatori, pie donne che trafugano i fiori, colleghi cleptomani ecc..

3) che abbia il dono dell'ubiquità, nel caso debba trovarsi in tre o più Chiese dove le S.Messe siano programmate a mezz'ora l'una dall'altra;

4) che sia gaia, sorridente, dalla battuta pronta e disponibile ad accorrere in aiuto alle persone più anziane che, avanzando in equilibrio precario sulla neve compattata, rischiano di scivolare; deve saper sapientemente adescare i possibili acquirenti con frasi da ripetere centinaia di volte, che non devono tuttavia apparire banali;

5) l'atteggiamento di cui al punto 4) non deve mutare neppure nel caso in cui il Sacerdote Titolare non ricordi che è la Giornata per la Vita, perchè è anche quella del Malato, e la Direttrice del CAV abbia dimenticato di telefonargli: tante scuse e dolci sorrisi rivolti all'illustre prelato basteranno per potersi piazzare ugualmente con tavolino, fiori, volantini, locandine possibilmente interno chiesa (qualora riscaldata)

Si badi che non tutte le volontarie sono dotate dei requisiti su indicati: i raggiunti limiti di età (donne stupende che hanno fatto tantissimo); le analisi cliniche recenti che evidenziano aumenti di colesterolo, glicemia; sbalzi pressori, artrosi, reumatismi e geloni, sono motivi di esenzione.

B ) Vale la pena di considerare le varie tipologie degli acquirenti:

• quello che ne ha piene le tasche; non di denaro, ma di raccolte fondi (a beneficio di terremotati, alluvionati, oratorio, caritas diocesana ed altro), tira diritto starnutendo, viene colto da improvviso senso di soffocamento e tosse: meglio lasciar perdere..!(30%)

• l'indifferente: arriva normalmente dopo l'omelìa e scappa dalla porta laterale subito dopo la Comunione; " ringraziare se prende un pezzo di Messa" (20%)

• quello che si ferma, infila alcune monetine nel salvadanaio ma non prende la piantina perchè i fiori in casa sua muoiono: (10%)

 • il furbastro, tipo temibilissimo, che infila 1 euro e poi vorrebbe portar via 3 o 4 vasetti (per la mamma, la suocera, l'amica dell'amica..) ... stare continuamente ALLERTA, come Bertolaso. (10%)

• quello che dimentica a casa il borsellino; elemento da evitare accuratamente, senza alcuna pietà.. (10%)

• il generoso che, grazie a Dio, sopperisce alle carenze altrui, offrendo 10-20 euro, che innalzano l'incasso e incoraggiano la volontaria a mantenere la "postazione" (Solitamente lo si deve addirittura invitare a scegliere la primula) (20%)