Richard Dawkins, biologo evoluzionista e membro della Royal Society, è uno dei più affermati divulgatori del darwinismo.
Nel suo libro "L'illusione di Dio" però trasforma impropriamente una teoria scientifica in un argomento contro le religioni e in particolare contro il cattolicesimo verso il quale usa parole che sconfinano nell'intolleranza. Ultimamente, proprio dalle pagine di Libertà e Persona, abbiamo da parte nostra evidenziato come il creazionismo sia non solo lontano dalle posizioni scientifiche autenticamente cattoliche ma come esso sia in realtà dannoso per i cattolici in quanto utilizzato per screditarli.
Dopo aver chiarito questo punto e aver preso le distanze dai creazionisti,
chiediamo ai darwinisti di fare altrettanto con qualcosa di molto più grave: le posizioni fondamentaliste del biologo Richard Dawkins.Chiediamo di prendere le distanze da un fomentatore di discriminazioni, da un autore che con le sue affermazioni
pone le premesse di una persecuzione nei confronti dei credenti e in particolare dei cattolici. Dawkins è infatti il sostenitore della religiosità come malattia mentale, per lui un credente andrebbe quindi sottoposto a cure psichiatriche così come nell’Unione Sovietica si rinchiudevano negli ospedali psichiatrici gli oppositori del regime. Queste tesi sono evidenti fin dalle prime pagine del suo libro “L’illusione di Dio” (The
God Delusion in inglese):
«
Il termine delusion che adopero nel titolo ha vari significati -illusione, errore, inganno, mania, allucinazione- ma, data la sua
valenza psichiatrica, alcuni specialisti ne hanno contestato l’uso “profano”.... Il Penguin English Dictionary definisce delusion una “falsa credenza o impressione”. Curiosamente, per illustrare il concetto il dizionario cita una frase di Phillip E. Johnson: “Il darwinismo è la storia di come l’umanità si sia liberata dall’illusione che il suo destino sia controllato da un potere superiore”.»
Pag. 17 I
n confronto al delinquente psicotico dell’Antico Testamento, il Dio deista dell’illuminismo settecentesco è assai più nobile: degno della sua creazione cosmica, sprezzantemente incurante delle nostre vicende…
Pag. 45
Come ha osservato lo scienziato americano Steven Weinberg, premio Nobel per la fisica: «La religione rappresenta un insulto alla dignità umana.»
Pag. 246
Hartung si diverte ad analizzare l’Apocalisse… «se le lettere ci danno un Giovanni fatto di marijuana, l’Apocalisse ci dà un Giovanni fatto di allucinogeni».
Pag. 255
(la religione) …
un asse portante del male nel mondo. Pag. 259
Per Dawkins quindi il darwinismo va ben oltre il campo scientifico e diventa lo strumento col quale si dimostra che la credenza in un essere superiore sia un fenomeno psichiatrico, la tesi viene sviluppata dalle prime alle ultime pagine, conseguentemente a queste premesse insegnare il catechismo dovrebbe essere un reato:
«
La fede è molto, molto pericolosa, e imbottire dei suoi principi il cranio vulnerabile di un bambino innocente è una grave colpa.»
Pag. 304
E poi: «l
’abuso sessuale, per quanto orribile, produce forse un danno inferiore al danno psicologico permanente recato al bambino da un’educazione cattolica.»
Pag. 310
E ancora: «
Jill Mytton è stata educata al terrore dell’inferno. Da adulta ha abbandonato il cristianesimo e adesso fa la terapeuta, aiutando altre vittime dei traumi religiosi e infantili.»
Pag. 316
Dawkins è quindi fautore di istanze che ricalcano nei toni quelle degli integralisti religiosi che dice di combattere, è intollerante verso la religione perché in realtà propone un credo materialista intollerante della diversità di pensiero, chi la pensa diversamente da lui è un malato psichiatrico. Il testo originale è stato pubblicato nel 2006,
ma perché in questi quattro anni da parte del mondo scientifico non si è levata nessuna voce critica nei confronti di Dawkins? Perché nessuno si è dissociato dai proclami “jihadisti” dell’etologo inglese? Se questo appello giungerà alle orecchie di personaggi come Telmo Pievani, Margherita Hack, Edoardo Boncinelli, o dei i fisici firmatari dell’appello contro il discorso di Benedetto XVI alla Sapienza o di altri esponenti del mondo scientifico e, perché no, a divulgatori come Piero Angela, sarebbe bello poter ricevere una loro adesione a questa richiesta di presa di distanze. Restiamo in fiduciosa attesa. Una raccolta critica di molti altri passaggi significativi del libro di Dawkins è disponibile sul sito:
http://www.insegnamentoscienze.it/falsi_storici.htm