Non basta non morire
Di Gabriele Marzaduri (del 22/12/2010 @ 11:04:57, in Cultura e società, linkato 1218 volte)

Luca Lazzarini, detto Lazzaro, 26 anni ha una vita infelice. Si intuisce desideri qualcosa di più, ma nemmeno lui sa cosa. Sa solo che la sua esistenza è un conflitto continuo con ciò che chiede il mondo: fascino, soldi, forza, e quante donne riesci a fare tue il sabato sera. Un conflitto da cui ogni week end esce sconfitto.

Lazzaro non è all'altezza, e nell’attesa morbosa di una fidanzata ammira e rincorre questi ideali, ma le insicurezze lo tengono spento nella sua isolata Maddalena di Cazzano, piccola frazione di Budrio, nella bassa bolognese dove preferisce fuggire da queste prove anche tramite alla masturbazione fisica e mentale. Ha un fratello maggiore ritardato, cosa che lo irrita e lo vergogna. Una madre apprensiva, tre amici per chiacchere da bar. Con il lavoro riesce a riempire le sue settimane, ed oltre che a darvi un minimo di senso, è spesso un ottima scusa per non affrontare quei week end che ormai da anni si ripetono con il loro copione sempre uguale.

 Come uguale è la frustrazione e a tristezza al rientro a casa. I suoi amici che paiono tutti essere messi meglio secondo il registro e lo share del mondo sono a ben vedere della sua stessa pasta d’insoddisfazione. “Il mondo è come un pentagramma, le nostre vite sono le note che lo riempiono; note alte, note basse, pause ed alterazioni. Ci sono vite di successo, altre di insuccesso; senza dubbio la mia vita sfigata è una nota molto bassa, magari alterata, ma deve essere così perchè l'armonia di questa musica detta società funzioni”. Con questo pensiero condito da orgoglio, Lazzaro sopravvive alla sua vita.

Anna è una ragazza dell'est, rubata alla famiglia appena adolescente con false promesse, violentata e resa schiava della strada e di latri Lazzaro, forse ancora più meschini e cinici di lui. Con un senso immenso di pietà e con una insopprimibile speranza di vedere diversa la sua esistenza, sopravvive alla sua vita. Per Lazzaro potrebbe essere la conferma della teoria del pentagramma: la diagnosi di una brutta tosse che da tempo lo accompagna parla, invece, di cancro esteso ad entrambi i polmoni; gli restano pochi mesi di vita. Da qui la scossa, nessuna conferma ai suoi tristi pensieri, ma un emozionante cammino.

“Non basta non morire, per vivere”. E’ questo ciò che Lazzaro intuisce al fondo di quella che potrebbe essere un dramma e che invece diventa un canto. Incontra Don Edoardo che con umile forza lo rassicura. “Questo camino lo faremo insieme”. E’ l’inizio di una fede viva e di alcune risposte. Gusta la gioia delle piccole cose, trova un bene sincero dal suo fratello ritardato. Incontra Irina, capisce, ascolta, ama. La vita Lazzaro Il mondo non fa più paura. La morte non fa più paura. Vince Lazzaro, ora vive. “Sia fatta la tua volontà” edizioni Pendragon è un libro di un autore, Stefano Baldi, morto di un tumore, che ha capito quanto sia bello vivere. E semplicemente lo racconta.