Il ragazzo qui sopra ha solo 16 anni: girava per Roma con una pala, poi con un manganello... Una storia che viene da lontano, che parte, come spesso accade, in famiglia, da un padre anch'egli vittima del pensiero ideologico, schematico, manicheo...
"Figlio di un ex-brigatista romano attivo negli anni ’70, il sedicenne frequenta l’istituto superiore "Gelasio Caetani", in viale Mazzini a Roma. E' un attivista politico del collettivo studentesco di estrema sinistra "Senza tregua".
Alcuni suoi amici riferiscono che ha già partecipato a diversi blitz e manifestazioni a Roma. "Lui è un compagno, uno di noi, ma qualsiasi cosa detta su di lui non può fare altro che aggravare la sua attuale situazione - dice un amico del collettivo Senza tregua. Di certo se le foto che lo ritraggono non avessero avuto questa eco mediatica ora non sarebbe in Questura. Ma lui di certo non è un infiltrato". "Il nostro disgusto per questa società, per questo governo è senza tregua - spiega un altro amico del giovane, riferendosi allo slogan del collettivo -. Così come è senza tregua la nostra lotta. E' per questo che ci chiamiamo così". (da Il Giornale)
Rimane una domanda: fanno più imbufalire i giovani distruttori che hanno messo a ferro e fuoco una città, i loro padri, i politici come Bersani che di fronte a questi fatti chiama in causa Maroni, quasi fosse colpevole di qualcosa, i giornali che aizzano ogni giorno all'odio, o i magistrati che hanno chiesto 23 fermi, dicasi 23, per tutto quello che è successo, e che in tempo record, come non avviene mai per gli altri cittadini, hanno già liberato tutti, dicasi tutti?
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