L’origine del tempio della “Sagrada Famiglia” di Barcellona risale al 1869 quando il Beato Giuseppe Manyanet (1833-1901), mentre pregava sui mali che affliggono la società e le famiglie, fu ispirato per costruire un tempio espiatorio in onore di S.Giuseppe, capo della Santa Famiglia. Egli comunicò la sua idea al Vescovo di Urgel tramite una lettera datata 24 giugno 1869.
Un anno dopo, Manyanet condivise questa idea con il signor José M. Bocabella, responsabile di biblioteca a Barcellona, che nel 1866 aveva fondato l’Associazione Spirituale dei devoti di San Giuseppe e nel 1868 la rivista che ne promuoveva la devozione. Bocabella patrocinò il progetto del tempio e dall’aprile del 1874 lo divulgò agli associati per mezzo della rivista “El propagador”. Il tempio fu poi presentato come la "Sagrada Familia". Già nel febbraio 1875, Bocabella diede una migliore fisionomia al progetto: il tempio avrebbe dovuto essere una copia esatta della Basilica di Loreto, che custodisce all'interno la Santa Casa di Nazareth.
Venne così aperta una sottoscrizione tra i devoti di S.Giuseppe che però non raggiunse l’importo necessario per acquistare un terreno in città e dovette quindi orientarsi verso la periferia.
Nel mese di dicembre del 1881 (sette anni dopo) fu firmato l'atto di acquisto del terreno, e Bocabella ne diede notizia ai lettori della rivista. Non si è più pensato di copiare l'architettura della chiesa di Loreto, ma di fare una chiesa gotica originale e fu incaricato l'architetto diocesano Francisco de Paula del Villar.
Il 19 marzo 1882 fu solennemente benedetta la posa della prima pietra dal vescovo Joseph M. Urquinaona. “Sia questa opera – così recita la pergamena deposta con la prima pietra – per maggior onore e gloria della Santa Famiglia”. Iniziata la fabbricazione della cripta, per divergenze sorte tra il Bocabella e l’architetto Del Villar, fu incaricato – su indicazione dell’architetto Juan Martorell – il giovane Antoni Gaudi che cominciò ufficialmente il lavoro nel novembre del 1883.
Antoni Gaudí entrò nello spirito dei fondatori, lo elevò con il suo genio artistico e, immaginando la crescita della città, cominciò a progettare la sua opera. Aveva 31 anni. Dal 1883 al 1926, anno della sua morte, impiegò 43 anni della sua vita al lavoro della “Sagrada Familia”, gli ultimi dieci anni furono di dedizione pressoché totale alla costruzione del tempio. Il progetto si materializzò lentamente. Quando morì era terminata soltanto la facciata della Natività, ma il modello dell’opera era completo e il simbolismo già definitivamente espresso.
Per comprendere come Gaudì si accostò al lavoro del Tempio sono molto chiare queste parole che pronunciò al consiglio di amministrazione della Associazione dei devoti di San Giuseppe nel marzo del 1891: “Il tempio è la casa di Dio, casa di preghiera. Quando ci riuniamo qui abbiamo lo stesso spirito cristiano che esisteva nei templi primitivi delle catacombe di Roma, dove pregavano, come noi, in una cripta. Sotto il sole di Barcellona si è già costruito il primo spazio del grande tempio che desideriamo…Vorremmo che il tempio intero sia un vero e proprio simbolo, un opera d'arte in armonia con i tempi in cui viviamo "
Il Tempio Espiatorio della Sagrada Famiglia, ispirato dal Beato Manyanet, progettato da Gaudi e sognato dal Bocabella, abbiamo oggi la grazia di vederlo praticamente completato per divenire il tempio delle famiglie.
Domenica prossima - 7 novembre 2010, 141 anni dopo l’ispirazione ricevuta dal Beato Manyanet – Papa Benedetto XVI consacrerà il Tempio della Sagrada Familia.