Idoli voraci
Di Lorenzo Bertocchi (del 12/10/2010 @ 23:29:30, in Cultura e religione, linkato 1446 volte)


Capitali anonimi, droga, crisi della famiglia, ideologie terroristiche, queste i problemi dietro cui  il Papa, in una straordinaria riflessione tenuta al Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente,  individua il volto oscuro delle false divinità. Ma è davvero così grave la situazione? I numeri “laici” confermano che le “vittime” ci sono e sono tante.

I consumatori di droga nel mondo sono tra i 172 e i 250 milioni (fonte: UN, World drug report 2009), circa 3 milioni in Italia (fonte: Relazione 2010 al Parlamento). Secondo l’OEDT (Osservatorio UE sulle droghe e dipendenze) il consumo di droghe è una delle principali cause di problemi di salute e di decesso tra i giovani europei, in sette aree urbane tra il 10 e il 23% delle morti nella fascia tra i 15 e i 49 anni è attribuibile al consumo di oppiacei (causa diretta o indiretta). Un indagine sul consumo di cocaina realizzata dall’ASL di Bologna nel 2008 rivela che “si nota una elevata tendenza al policonsumo: il 60% di chi ha usato una qualsiasi droga ha utilizzato più di una sostanza, il 34% più di tre. Dall’analisi dei dati sembra molto difficile il passaggio all’uso di altre sostanze illegali senza prima aver utilizzato Hascish o Marijuana: solo il 4% degli intervistati ha usato sostanze illegali senza provare Cannabis” (relazione del dott. Pavarin). E’ difficile non condividere il paragone che ha usato il Papa per cui la droga è vista “come una bestia vorace”.

A proposito di matrimonio Benedetto XVI dice che ormai “non conta più”, non ha più valore, in effetti l’ISTAT nel 1995 verificava 158 separazioni e 80 divorzi ogni 1.000 matrimoni, nel 2008 si arriva a 286 separazioni e 179 divorzi, in totale + 61% rispetto al 1995. In Europa dal 1996 al 2006 i divorzi sono stati circa 10,1 milioni, ed hanno coinvolto circa 15 milioni di bambini. Di tutti i Libri Verdi scritti dal 1984 dalla Unione Europea, nessuno è stato dedicato alla famiglia.

A questo delicato tema possiamo affiancare la situazione del cosiddetto “inverno demografico” che vede i 2/3 delle famiglie europee senza figli e un indice medio di fecondità per donna di 1,56 (in Italia addirittura 1,3). Siamo al di sotto della quota di ricambio generazionale (2,1 per donna), mentre gli anziani sopra i 65 anni sono 85 milioni con un aumento di 16,5 milioni negli ultimi 15 anni. Per i prossimi decenni oltre al continuo calo della popolazione, si prevede un invecchiamento medio molto forte, nel 2050 gli anziani over 65 anni saranno 1/3 della popolazione, mentre gli adolescenti e i bambini sotto i 15 anni saranno solo 60 milioni, pari a 1/8 della popolazione europea (dati presentati dal Card. Antonelli il 9/12/2009 a Bruxelles).

Benedetto XVI dice inoltre che oggi la “castità non è più una virtù”, infatti per il politically correct la vera virtù sarebbe la totale libertà sessuale la cui bandiera è la pornografia dilagante. A titolo di esempio  basti pensare ai 5 milioni di siti porno nel web, ai 9 milioni di italiani che ne usufruiscono e al 25% di impiegati che, secondo le statistiche Eurispes, visitano siti hard anche durante le ore lavorative. Si divertono? Forse, peccato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Associazione degli Psichiatri americani nell’aprile 2010 hanno riconosciuto il fenomeno patologico della dipendenza da pornografia classificandola come dipendenza di tipo comportamentale (vedi Ansa dell’11/04/2010). Alla faccia della libertà.

Credit default swaps, asset backed securities e collateralized debt obligations sono termini diventati tristemente noti, il loro significato – al di là di tutti i tecnicismi – rimane quello di “denaro virtuale” che specula sul prossimo in un circolo vizioso perverso, punta dell’iceberg di quei “capitali anonimi” da cui gli uomini sono “tormentati” secondo Benedetto XVI. Anche l’economia avrebbe bisogno di quel “ritorno al reale” che – senza demonizzazioni ideologiche di alcun genere - sarebbe necessario a tutta la scienza.

Per tutti questi temi, a cui possiamo aggiungere anche il “cambiamento climatico”, si trovano molti esperti che propongono ricette più o meno risolutive, ma vista la continua involuzione dei modelli culturali dominanti - “liberal” e “tecno-scientifico” - forse si può riflettere anche su quello che propone Benedetto XVI:

Vacillano le fondamenta esteriori perché vacillano le fondamenta interiori, le fondamenta morali e religiose, la fede dalla quale segue il retto modo di vivere. E sappiamo che la fede è il fondamento, e, in definitiva, le fondamenta della terra non possono vacillare se rimane ferma la fede, la vera saggezza

Ciò interroga tutti, ma in particolar modo chi si dice cattolico, soprattutto perché ha la responsabilità di essere “la terra che assorbe queste correnti”, senza fede non si assorbe nulla, non si “depotenziano gli idoli”, semplicemente ci si adatta al mondo.