Tagli, tagli, tagli
Di Giuliano Guzzo (del 09/06/2010 @ 14:21:40, in Politica, linkato 892 volte)

La sola parola “tagli”, a molti, mette terrore perché evoca quella stretta di cinghia cui nessuno, potendo scegliere, vorrebbe sottoporsi. Ma con la crisi che ci ritroviamo ad affrontare, converrete, anche i tagli diventano una necessità. Ciononostante molti seguitano a brontolare, anche se probabilmente la maggioranza degli italiani non si straccerà le vesti per i tagli all’”Ente geopantologico di Pietraroia”, all’”Accademia degli Incamminati”, al “Comitato nazionale un secolo di fumetto italiano” e all’”Associazione dei cavalieri italiani del sovrano ordine militare di Malta”. Anche perché in Italia non tutti gli enti che subiscono tagli o soppressioni, di fatto, scompaiono: l’”Istituto nazionale gestione imposte di consumo”, ad esempio, fu istituito dal fascismo, poi fu eliminato, quindi rinato nel 1951, infine soppresso nel 1974 e da allora – incredibile ma vero – pare risulti ancora in fase di liquidazione.

L’idea che si debba applicare degli tagli alla spesa piacerà poco anche a quelli della Regione Toscana, perché così saranno costretti a tagliare finanziamenti per loro utili come quelli al “Festival del Letame”, alla rassegna del “Cicciolo d’oro” e ai dromedari da latte per le popolazioni del Sarahawi. Dovranno darsi anche una regolata gli amici della Sicilia dove, fino al 2000, si poteva andare in pensione con 25 anni di servizio prendendo il 108,3 per cento dell'ultimo stipendio e che quando, finalmente, ci si è voluti adeguare alla norma statale sono piovute quasi 5 mila richieste, che la Regione ha scaglionato in sei tranche fino al 2005 per un totale di 4.020 nuovi pensionamenti. Ai tagli, probabilmente, dovranno rassegnarsi anche gli amministratori della Asl di Frosinone che, nel dicembre 2002, hanno assunto una dozzina di centralinisti: il doppio di quelli in servizio a Buckingham Palace.