Il finiano medio
Di Giuliano Guzzo (del 20/04/2010 @ 09:32:29, in Tipi umani, linkato 1450 volte)

Veste chic e casual, ama l’ultima moda, il particolare ricercato ed è attento ai dettagli. Almeno quelli dei vestiti. Perché politicamente non ha granché da dire, dato che conosce bene e cura solamente un’idea: la propria. Dalla parlantina sciolta ed inconcludente, capisci subito che è poliglotta ed europeista; l’italiano lo conosce quanto basta, è forte in geografia e mete turistiche, ma disastroso in storia, anche se, quando parla con un cattolico, rispolvera con singolare disinvoltura le Crociate e il caso Galileo, argomenti che ignora totalmente ma ai quali, a quanto pare, risulta legato.

Non è attratto dalla tradizione, che giudica retrograda e polverosa, mentre ama il futuro, nel quale immagina realizzate tutte quelle che, per ora, non sono che aspettative. E’ genericamente garantista ma guai a chi critica la magistratura italiana. Potesse, firmerebbe il testamento biologico di chiunque tanto è entusiasmato dalle direttive anticipate di trattamento. In linea di massima si dichiara contrario all’aborto ma trova sacrosanta la Legge 194. Vuole farsi una famiglia, ma non prevede di farlo prima dei quarantacinque anni, quando avrà uno stipendio a molti zeri e le prime, antipaticissime rughe. In ogni caso, mette in conto la possibilità di sbagliare bersaglio e di potersi risposare almeno altre due volte, dipende.

Il finiano medio risulta inoltre educato, infatti all’insulto genericamente preferisce l’indifferenza. Fa beneficienza e lo rinfaccia a chiunque osi sospettarlo di egoismo. E’ per il rispetto e l’integrazione degli immigrati, che non vede l’ora di assumere come maggiordomi nella sua villa. Si definisce di destra, ma se gli chiedi cosa intende dire ti risponde che s’è fatto tardi e che deve andare. Ha un solo nemico dichiarato: il leghista. Troppo diretto, troppo informale, troppo sincero. Il finiano medio preferisce farsi i fatti suoi.

Nota bene: il finiano non pensa di essere superiore a nessuno: ne è perfettamente convinto. E lo capisci dalla sufficienza con la quale, a malincuore, accetta di ascoltarti prima di polverizzarti con la sua eloquente smorfia di persona vissuta e competente. Si definisce religioso in ricerca, infatti ogni estate vola in mete esotiche diverse. Ama la palestra, la buona cucina e gli aperitivi chic. Legge il Corriere o Repubblica, quando trova il tempo. Il suo peggior difetto è la testardaggine, il miglior pregio è la disponibilità a dialogare. A prescindere.