Wellness, religione del benessere
Di Lorenzo Bertocchi (del 29/08/2009 @ 15:17:06, in Cultura e società, linkato 1755 volte)

Wellness è un termine coniato negli anni ’50 da un medico americano – Halbert Dunn – per indicare “un metodo di condotta integrato, orientato verso il massimo potenziamento delle capacità di un individuo all’interno dell’ambiente in cui si trova”, quale espressione olistica di un benessere eco-psico-somatico. 

In uno studio di Michael Fuss (Il benessere come salvezza nel New Age – La salvezza degli altri, Ass. Teologica Italiana 2004) si sottolinea come l’attuale “evoluzione del New Age, incluso lo sviluppo del suo “mercato spirituale”, sembra caratterizzato dalla propensione irresistibile della wellness.” La salute, il nutrimento, la spiritualità, i rapporti con altre persone e con il pianeta, tutto miscelato allo scopo di acquisire una vita significativa e realizzata.

Il wellness rappresenta la nostalgia di una salvezza religiosa, si intravede un crescente soggettivismo, passaggio sempre più accentuato dal servizio di Dio, al servirsi di Dio per potenziare la “religione del Me”. In poche parole siamo al “si salvi chi può”.

Come sottolinea Introvigne ci troviamo di fronte ad una trasformazione del New Age, si parla di Next Age che “può essere descritto come il passaggio del New Age dalla terza alla prima persona singolare, (…) la società può anche andare alla rovina, ma la singola persona che ha accesso a determinate tecniche entrerà comunque in una sua età dell’oro personalissima e privata”.

A questo proposito è significativa una classificazione dei “sette aspetti” del wellness così come riportati in un articolo dalla Federazione Italiana Fitness nel suo web site; tra gli altri si parla di Wellness Sociale (processo di sana relazione con le persone che hanno a che fare con noi), Wellness emozionale (processo che crea emozioni positive e fa accettare se stessi come persona), Wellness spirituale (tende a dimostrare il valore della propria persona attraverso il comportamento e con i fatti, che possano dare un contributo positivo agli altri.), Wellness intellettuale (utilizza la mente e la propria intelligenza per la comprensione dei fatti e delle cose, anche quelle con le quali non si è d’accordo.), Wellness ambientale (è il contributo che si da a sostegno della qualità della vita e dei luoghi dove si vive: riciclo dei rifiuti, risparmio energetico, supporto al minor impatto ambientale).

Da notare che in Italia vi sono due importanti manifestazioni fieristiche dedicate al tema: Rimini Wellness e Wellness World Exibition (Fiera di Milano), nel sito web della manifestazione riminese viene indicato che “RIMINIWELLNESS conferma l’evoluzione di un settore che attinge le sue radici in un crescente bisogno di armonia e benessere, di interesse per l’esercizio dello sport e per le dinamiche dello 'star bene’, una ricerca di equilibrio fisico e mentale che travalica i vecchi steccati della cultura fisica e si rivolge quindi a tutte le fasce d’età”.

Recentemente (Il sole 24 ore – 10/07/2009) è stato siglato un accordo tra Italia Turismo e Federterme per promuovere l’Italia come “wellness destination” sui mercati internazionali. Si chiama Dal termalismo al Wellness. L’obiettivo è quello di intercettare una nuova domanda di benessere termale in linea con nuovi stili di vita e con la domanda di benessere come `stato psicofisico, mentale e sociale`.

Ma, a parte le proprietà di fanghi e acque, in cosa consistono queste offerte di “wellness termale”?

Spulciando qua e là troviamo ad esempio a Chianciano (SI) un “salone sensoriale” dove fra l’altro vi sono “le stanze dell'aromaterapia, della cromoterapia e musicoterapia e quella del silenzio interiore.” Inoltre “si ha la possibilità di entrare nella piramide energetica che rispetta le proporzioni di quella di Cheope e di manipolare nel melmarium diversi tipi di fango termale.” Passando da Porretta Terme (BO) troviamo invece una “Musicartherapy” che “è un percorso di rilassamento guidato dalla musica dei quattro elementi aria-acqua terra-fuoco”. Anche a Montecatini (PT) nel recente maquillage all’Oasi termale del Centro Benessere Excelsior “il bagno turco è stato arricchito dalla cromoterapia, presente già nella mitologia egiziana, secondo la quale l’uso dei colori aiuta il corpo e la psiche a ritrovare il proprio equilibrio. (..) Resta invariata l’area relax ai vapori termali, con chaise longue e musica new age di sottofondo.” Alle Terme di Vinadio (CN) troviamo un pacchetto benessere dove “con l'ausilio di un questionario della medicina indiana possiamo conoscere il "tipo metabolico" a cui si appartiene (Vata, Pitta, Kapha); in base al tipo di metabolismo si può agire per equilibrare le energie tramite i massaggi effettuati con oli appositi, oli essenziali e ghi medicato, alimentazione e altri metodi naturali come la fitoterapia”. Concludiamo la breve carrellata con una proposta della Terme di Saturnia (GR): “Vacanze da sogno per prevenire o curare lo stress. “Stacca la spina”, parti per un’isola felice dove tutti si prendono cura di te, ti coccolano e ti guidano verso una rinascita fisica e mentale. Le Terme di Saturnia possono essere la tua isola da sogno. Ritrova te stesso e il tuo benessere, libera la mente, azzera ogni attività e tuffati nell’archetipo della tua esistenza: l’acqua”. (Le proposte di wellness termale citate sono riscontrabili nei siti web degli stabilimenti termali)

Queste “oasi del benessere” assomigliano sempre più a veri e proprio luoghi di ritiro spirituale, per definire questa soggettiva ricerca di “salvezza” non ci sono parole migliori di quelle espresse da Stanislav Grof,  esponente della psicologia transpersonale (“branca della psicologia” operante nell’orbita del movimento definito come New Age):

“Le religioni tradizionali generalmente propongono un’idea di Dio, che sarebbe una forza al di fuori dell’uomo e alla quale si potrebbe accedere soltanto su mediazione della chiesa e del clero. Il luogo preferito di tale processo è il tempio. Al contrario, una spiritualità, che si rivela nel processo di una profonda ricerca del sé, scopre dio come il divino nell’uomo. Si riconosce la propria divinità con l’aiuto di varie tecniche che offrono un contatto immediato ed esperienziale con le realtà transpersonali. In questi esercizi spirituali il corpo e la natura assumono la funzione di tempio” (S. Grof, Das Abenteuer der Selbstentdeckung, Monaco 1987, pag. 324).

Ma l’idea di “poter essere come Dio” non l’aveva già tirata fuori qualcun altro (Gn 3, 5)? Cambia la ricetta, ma guarda caso il sapore è sempre il solito. D’altra parte lo zolfo alle Terme è sempre stato “ingrediente” di base…