Il no alla vita di Valeria Marini e Cecchi Gori.
Di Caius (del 18/08/2009 @ 13:52:00, in Aborto, linkato 2902 volte)
Un no diabolico. Questo titolo mi è venuto in mente leggendo il bellissimo articolo di don Massimo e pensando alla storia di una donna famosa di oggi, Valeria Marini, “un capolavoro vivente di popolarità”. Ebbene La Stampa on line di Ferragosto riportava questa notizia: "Mi sono rivolta a una clinica della fertilità". Valeria Marini, fidanzata con l'imprenditore Giovanni Cottone, vuole avere un figlio. «Ho contattato il dottor Claudio Giorlandino - ha rivelato la showgirl al settimanale "Gente", in edicola - che in questi anni ha aiutato tante donne ad avere un figlio, il progetto di vita più grande che ci sia». La stampa on line 15 agosto.
Dunque la Marini vuole un figlio, e non riesce ad averlo (come accade spesso a chi ha abortito volontariamente). Ma sappiamo anche che di figli ne ha avuti due, in passato e ha detto no. Ci sono tanti modi di dire no: quello della Marini mi appare veramente abietto. Il primo aborto lo ha fatto a 14 anni, a causa di una relazione con un libraio: “Lui ne aveva trenta.Quando sono rimasta incinta, ho dovuto rinunciare alla gravidanza che probabilmente avrebbe dato un'altra impostazione alla mia esistenza". Poi con Vittorio Cecchi Gori, uomo cui non mancano i soldi: «Da un mese non avevo il ciclo ed ero certa di essere finalmente incinta... Ma una sera, dopo l'ennesima lite, ho avuto una tremenda emorragia. Non mi sono neanche fatta ricoverare... ». È successo di nuovo verso la fine del loro rapporto: «Ero disposta a qualsiasi sacrificio, ma quando ho dato la notizia a Vittorio, la sua risposta è stata: "E come facciamo ad andare in barca?"... Di comune accordo abbiamo deciso di interrompere la gravidanza, ma non ho mai smesso di pensare a un figlio. Ho anche tentato di adottarne uno. La legge italiana, però, non me lo consente perché sono single» (Corriere, 7 luglio 2008).
Che dire del no di Cecchi Gori? Un no all’amore, alla vita, alla responsabilità, alla sua compagna…il contrario del sì di Maria. E la tristezza che ne deriva si vede...
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