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Lorenzo Dellai premia Simon Veil, autrice della legge sull'aborto in Francia.
Di Caius - 19/08/2008 - Politica Trentina - 1207 visite - 0 commenti

Già in passato Lorenzo Dellai ha fatto di tutto per ottenere l'appoggio di un partito cattolico, il Centro popolare di Gubert e Conci, allo scopo di annacquare di fronte ai trentini moderati e cattolici l'alleanza con i Ds.

Il Centro di Gubert aveva ricevuto assicurazioni su politiche a favore della famiglia e per la riduzione dell'aborto in Trentino. Finite le elezioni, Dellai abbandò un politico serio e leale come Gubert, perchè non gli serviva più, e nell'arco della legislatura diede il suo tacito appoggio all'utilizzo della Ru486 da parte del primario Emilio Arisi. Ora, mentre da un lato finge di smarcarsi dal Pd con l'Unione per il Trentino, dall'altra corteggia l'Udc di Tarolli e Carli- che sino a poco fa si era autonominato suo sfidante al motto altezzoso “L'alternativa ora c'è”-, per presentarsi ancora una volta come il regista di un progetto moderato per la nostra regione. In contemporanea propone come vincitrice del premio internazionale “Alcide De Gasperi” Simone Jacob Veil, già presidente del Parlamento europeo e soprattutto colei che ha dato il nome alla legge che nel 1975 ha introdotto l'aborto legale in Francia.

Questa la motivazione: “Intelligenza e passione politica nonché dedizione serena al lavoro istituzionale sono, a parere della giuria, le caratteristiche che iscrivono Simone Veil “a pieno titolo fra le personalità che sulla scia di De Gasperi meritano di essere annoverati fra i costruttori dell'Europa”.L'Europa, insomam, si costruisce con leggi che determinano la condanna a morte di 200.000 bambini l'anno.

Veniamo brevemente all'uso della Ru486 in Trentino: nel marzo 2008 Arisi ha interrotto la sperimentazione, giustificandosi con la partenza di una specializzanda che lo aiutava nella somministrazione. Ma come ha scritto Diego Andreatta, sarebbe “interessante sapere, ma in reparto nessuno ne parla, perchè i colleghi non obiettori non seguano Arisi sulla prima linea della Ru486”: perchè c'era solo una specializzanda a distribuire la pillola, se tale pillola è veramente così efficace? ”Significativo un altro dato: anche in precedenza la gestione della Ru486 al Santa Chiara era stata affidata ad una specializzanda che lasciò l'ospedale in relazione a un'indagine giudiziaria, scattata dopo un decesso.

Mentre da tempo si chiede conto dell'esito di un'indagine interna sul caso Santa Chiara, Arisi va avanti garantendo che il problema è solo organizzativo...” (Avvenire, 27 Marzo 2008). Persino Severino Antinori, su Liberazione del 25 marzo, ha dichiarato la sua contrarietà alla pillola abortiva, troppo pericolosa per le donne (tra il resto provoca sterilità in un'alta percentuale di casi).

 
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