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Angeli e demoni, il primo libro di Dan Brown, parla di una associazione, gli Illuminati, che avrebbe come scopo quello di distruggere la Chiesa. Trattasi del solito polpettone di Brown, dove qualche frammento di verità si mescola a tante idiozie astruse e cervellotiche. Per fare il film, dall'America sono venuti sino a Trento, e qui la cosa si fa curiosa. Perchè? A consultare chi? Perchè alla nostra università di Trento insegna Giuliano Di Bernardo, ex Gran Maestro della massoneria italiana del G.O.I, negli anni delle indagini sulla massoneria di Agostino Cordova (per togliergliele fu promosso da Palmi, oscuro paesello della Calabria, a Napoli!), ed ex membro della loggia Zamboni De Rolandis, la loggia bolognese cui appartiene Fabio Roversi Monaco, per tantissimi anni Magnifico Rettore a Bologna...
A Trento Di Bernardo non è molto famoso, se non per qualche sparata, come quando sentenziò che sino a 500 anni fa la Chiesa non riconosceva l'anima alle donne (che cultura per un professore universitario!). Dopo essere stato il più alto grado della massoneria italiana, Di Bernardo ne è uscito ed ha fondato, con Vittorio Mathieu, Severino Antinori, Carlo Freccero ed altri, l'Accademia degli Illuminati, di cui si dice facciano parte, in America, le famiglie dei Rockefeller, dei Rothschild, degli Onassis e dei Clinton ( Panorama, 1/6/2006). In passato hanno avuto rapporti con l'Accademia uomini molto vicini a D'Alema, come Claudio Velardi e Antonio Napoli, oltre che banchieri, principi ecc... Ma ognuno dei potenti interrogati nicchia: sì, ne abbiamo fatto parte, ma poi ne siamo usciti.... “L'esoterismo, afferma Di Bernardo, è alla base della nostra ricerca e la luce può essere identificata sia con la ragione sia con la divinità”. Un tempo gli Illuminati nacquero per combattere i gesuiti (nel 1776, grazie ad Adam Weishaupt, accerrimo nemico della fede cristiana,ndr) ma oggi, secondo Di Bernardo, occorre solo dar vita ad una “religione più genuina”: genuina d'accordo, ma perchè anche esoterica, elitaria, segreta? Sappiamo che Weishaupt si dedicava all'alchimia, alle scienze occulte, all'evocazione di spiriti, ed odiava i gesuiti, che in quegli anni furono scacciati dai sovrani d'Europa, per influsso di alcuni I ministri massoni. Poi, dopo la dispersione e la ricostruzione dell'ordine, non pochi di loro finirono tra le braccia della setta che li aveva umiliati e distrutti.
Anche oggi non mancano alti ecclesiastici nell'Accademia di Di Bernardo. Qualcuno dice addirittura che sociologia a Trento sia nata da un patto tra gesuiti e massoneria locale. Di Bernardo, intervistato da Pinotti, non conferma, ma vanta la sua amicizia con padre Rosa, il gesuita che “circolava” allora in quel di Trento e che proveniva dal centro san Fedele di Milano (quello di Martini); con lui Di Bernardo aveva instaurato “un rapporto di profonda amicizia”... e non sappiamo altro.. Sulla setta degli Illuminati di Baviera, cui Di Bernardo si richiama, esistono testi molto interessanti, come quello dell'abate Barruel, ex massone e quindi addentro alle cose segrete e ai riti esoterici del mondo massonico, oppure l'opera di Mario Arturo Iannaccone. Idealmente vicini al mondo degli Illuminati furono Filippo Buonarroti, fondatore di alcune società segrete che avevano come scopo finale l'instaurazione del comunismo, gli Adelfi, fondati nel 1799 da Luigi Angeloni e l'anarchico Bakunin.