Come muore la democrazia.
Che abbia vinto il centrodestra, alle ultime elezioni, è un segnale di speranza. Ma non si possono non notare alcune cosucce che vanno piuttosto male. La democrazia è sempre più in pericolo. Pensiamo alla legge elettorale: a Roma due capi di partito, Berlusconi e Veltroni, fanno tutto ciò che vogliono. Stilano le liste, decidono chi sta dentro e chi sta fuori, senza nessun riguardo per il territorio e per i voti reali che le persone portano con sè. Essere espressione della società civile, avere tanta stima e tanti voti, oggi, non conta più nulla: il boss, se vuole, fa tranquillamente a meno di te. Così chi viene eletto lo sappia: si comporti bene, perchè la prossima volta, potrebbe avere anche un patrimonio immenso di voti personali, non verrà più candidato. Ora, dopo le elezioni politiche, Veltroni e Berlusconi si stanno accordando per cambiare anche la legge elettorale per le europee: anche qui sbarramento e liste decise dal centro. Siamo al trionfo del centralismo più giacobino, al bipartitismo divenuto diarchia. Intanto, senza che nessuno lo sappia, i tecnocrati europei si stanno prendendo l'Europa intera con la Carta di Lisbona: i Parlamenti nazionali verranno sempre più svuotati di prerogative, tutto verràò sempre più deciso molto, ma molto lontano. Del resto ce lo avevano già fatto capire con Parlamento europeo: tanti soldi, sì, ai parlamentari, ma nessun potere legislativo. L'Europa dei popoli è un sogno sempre più lontano.
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