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L'inferno esiste anche per Veronesi
Di don Massimo Pelliconi - 13/03/2008 - Religione - 1467 visite - 0 commenti
Paradiso: vita eterna. Inferno: morte eterna. Con una precisazione importante. La prendo da un’omelia di Benedetto XVI, scritta a commento dell’episodio della donna adultera (Gv 8): «L’obbiettivo di Gesù è di salvare un’anima... Per questo è venuto sulla terra, per questo morirà in croce e il Padre lo risusciterà il terzo giorno. È venuto Gesù per dirci che ci vuole tutti in Paradiso...». Questo è molto consolante, ma poi continua: «...e che l’inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore». Dell’inferno poco si parla, lamenta il Papa, ma ora vogliamo uscire da un imbarazzante silenzio. Inferno viene dall’aggettivo infernus, “che si trova in basso”. Dice ciò che sta sotto. Esattamente l’opposto di ciò che sta sopra. L’opposto del cielo. Se il cielo dice comunione con Dio, l’inferno dice separazione da Dio. Apro il catechismo e leggo: «Gesù parla ripetutamente della “Geenna”, del “fuoco inestinguibile”, che è riservato a chi sino alla fine della vita rifiuta di credere e di convertirsi, e dove possono perire sia l’anima che il corpo (Cf Mt 10,28). Gesù annunzia con parole severe che egli “manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno. . . tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente” (Mt 13,41-42), e che pronunzierà la condanna: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno!” (Mt 25,41)». Qualcuno però potrebbe chiedersi: come può un Dio che è Amore, pronunciare simili parole? In realtà la domanda è impropria. Occorre invece formularne un’altra: può esserci l’amore senza la libertà? E ancora: può esistere libertà senza possibilità di scelta? L’inferno, paradossalmente, esiste a garanzia della nostra libertà. Esso è il prezzo pagato dall’Amore. Sì, l’inferno esiste, perché Dio rispetta fino in fondo le nostre scelte. Alla misericordia, liberamente rifiutata, subentra la giustizia: «Alla fine i malvagi, nel banchetto eterno, non siederanno indistintamente a tavola con le vittime, come se nulla fosse stato» (Spe salvi 44). Nella terza apparizione di Fatima, la Vergine Maria fece vedere ai tre pastorelli lo stato in cui si trovavano i dannati. Poi disse: “Avete visto l’inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori. Al fine di salvarli Dio desidera di stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. In seguito, nella quarta apparizione, aggiunse: “Pregate e fate sacrifici.., perché molte anime vanno all’inferno”. Nel tempo della mia esistenza terrena, io decido chi vorrò essere per l’eternità. Con Dio o senza Dio. La vita non è uno scherzo: essa è il tempo della scelta. Siamo “liberi di scegliere”, recita il titolo di un libro di Umberto Veronesi. Ma attenzione a non sbagliare: uomo avvisato, mezzo salvato.
 
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