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CHE COS’E’ LA VITA? Citazioni celebri
Di Umberto Fasol - 15/02/2008 - Scienza - 1799 visite - 0 commenti
CHE COS’E’ LA VITA? CITAZIONI CELEBRI
“L’esistenza dell’uomo, un tempo il massimo dei misteri, oggi non è più tale perché l’enigma è stato risolto per merito di Darwin e di Wallace, ai cui risultati noi continueremo per un bel po’ di tempo ad aggiungere note in calce.” (Richard Dawkins, L’orologiaio cieco)

“Il nostro numero è uscito alla roulette” (Francois Monod, Le hasard e la necessitè).

“L’andatura eretta dava a coloro che la praticavano la possibilità di vedere al di sopra dell’erba alta, stando in guardia da predatori come leoni e tigri. Lo stimolo che ha provocato la comparsa degli ominidi potrebbe essere stata la risposta alle drastiche modifiche ambientali del Miocene finale.” (Philip Tobias, L’acquisizione dell’andatura eretta).

 “E’ stato l’ambiente a fare l’uomo e senza questo evento (la siccità in Africa tropicale) il genere Homo non avrebbe avuto alcun motivo di comparire, almeno lì e in quel momento” (Yves Coppens, Histoire de l’homme et changements climatiques, tr. Italiana Jaca Book, 2007).

“Nonostante il mutamento e la dinamica incessanti del mondo visibile, vi sono aspetti della struttura dell’universo che presentano una irremovibile costanza. Sono questi misteriosi aspetti immutabili che rendono il nostro universo quello che è e lo distinguono da altri mondi che potremmo immaginare. Sono le costanti di natura. Esse sono alla base di ogni identità dell’universo: spiegano perché ogni elettrone sembra essere identico a ogni altro elettrone.” (Jhon Barrow: i Numeri dell’universo, saggi Mondatori 2003)

Ridurre la scienza alle sole “misure” prese sul campo è come chiedere allo scienziato oculista di parlare di cristallino e di retina senza poter mai dire che l’occhio serve a vedere! (Jaki).

 “Se consideriamo scientifico solo ciò che è riproducibile e verificabile in laboratorio, la teoria dell’evoluzione non è e non sarà mai una teoria scientifica in senso stretto.” (Le forme della vita. Edoardo Boncinelli).

Si dice che un ascaride di 956 cellule (è un verme) possieda lo stesso numero di geni (circa 20.000) che troviamo in un uomo. “Quasi tutti i geni presenti nel cromosoma 17 dell’uomo si ritrovano nel cromosoma 11 del topo. Il cromosoma 2 dell’uomo sembra derivare dalla fusione di due piccoli cromosomi dello scimpanzé e questo spiegherebbe come mai la specie umana abbia 46 cromosomi, cioè due in meno della scimmia. Sequenze ARE (ancient ripetitive elements) si ritrovano in posizioni analoghe nei cromosomi di specie diverse.” (pag. 135 – 136 Collins, il linguaggio di Dio)

“Il neodarwinismo si applica alla fase due, dal Cambriano in poi. Che cosa sia successo prima del Cambriano, la comparsa della vita, la successiva comparsa di quasi tutti i phyla di animali, dagli insetti ai cordati, e che cosa sia successo in concomitanza con la comparsa della specie umana, è al momento al di fuori della nostra portata, … anche se non c’è ragione di ritenere che i principi biologici non siano gli stessi.” (Edoardo Boncinelli: Le forme della vita, pag.50).

 “Solo dopo due anni di estenuanti tentativi i due ricercatori dell’Università del Maryland hanno ottenuto la pubblicazione dei loro lavori che dimostrano che le connessione dei neuroni, dal verme all’uomo, rispondono alla legge della massima efficienza. E non è un comportamento dettato solo dai geni.” Hanno comparato le connessioni nervose reali con milioni di alternative possibili, al computer e quelle reali sono risultate le ottimali. (Massimo Piattelli Palmarini, Corriere 6 novembre)

È questa l'eredità da lui lasciata ai propri colleghi. Einstein si spense a Princeton subito dopo la mezzanotte del 16 Aprile del 1955, per un aneurisma. Aveva cambiato per sempre la concezione che abbiamo di spazio, tempo e struttura dell'universo, partendo da una pretesa forse arrogante ed ambiziosa, ma certamente degna di un genio: « Voglio capire come Dio ha creato il mondo. Non mi interessa questo o quel fenomeno in particolare: voglio penetrare a fondo il Suo pensiero. Il resto sono solo minuzie... L'esperienza più bella che possiamo provare è il senso del mistero. E' l'emozione fondamentale che accompagna la nascita dell'arte autentica e della vera scienza. Colui che non la conosce, colui che non può più provare stupore e meraviglia è come morto, ed i suoi occhi sono incapaci di vedere. » (Albert Einstein)

 “Il senso del mondo dev’essere fuori di esso” (Wittgenstein).

“La legge universale presente nella natura dà l’impressione che la natura sia governata e predeterminata da una volontà intelligente” (Max Planck).

“L’uomo supera infinitamente l’uomo” (Pascal).

“I progressi della scienza e in particolare della ricerca del DNA mi hanno convinto che il mondo è diventato realtà grazie all’intervento di una mente intelligente.” (Antony Flew)

“Non so ancora cosa accada davvero, ma certo quando guardo gli elefanti, i maiali, le antilopi, i cavalli cambiare tutti le loro caratteristiche fisiche nella direzione giusta proprio al momento giusto, mi dico: è possibile che siano tutti guidati solo dal caso? Si ha l’impressione che ci sia un trucco! Entro lo stock di mutazioni casuali immagazzinate, viene pescata quella giusta.” (Yves Coppens, Vita e Pensiero n°6 nov/dic 2006)

 “E’ sconcertante vedere che, non di rado, gli stessi gruppi sociali e politici che lodevolmente sono i più inclini al rispetto della creazione di Dio, prestano scarsa attenzione alla meraviglia della vita nel grembo materno” (Benedetto XVI)
 
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