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A proposito delle tonnellate di rifiuti campani che il premier Romano Prodi ha chiesto alle altre regioni - compresa la nostra - di “condividere” per spirito di solidarietà nazionale, ho trovato particolarmente azzeccata la risposta data dal sindaco di Rovereto Guglielmo Valduga al presidente della Giunta provinciale Lorenzo Dellai, il quale aveva manifestato la disponibilità del Trentino ad accogliere l’invito del governo, salvo poi rimangiarsi l’offerta per la saturazione delle nostre discariche.
Scrive infatti Valduga nel telegramma inviato a Dellai: "non ci troviamo dinnanzi a una emergenza di tipo calamitoso per la quale la solidarietà è un atto doveroso, ma semmai siamo di fronte a un disgoverno che si è protratto negli anni. Una negligenza che non va solo a discapito dei propri censiti, ma sta creando un immenso danno d'immagine all'intero Paese. Non si vede come si possa solidarizzare con un'azione di governo così lacunosa e negligente".
L’aspetto vergognoso della vicenda non è quindi il presunto “egoismo” dimostrato della Provincia di Trento nel respingere l’appello a smaltire i rifiuti campani, ma il tentativo ipocrita di mettere sullo stesso piano le tragiche conseguenze di un (inevitabile) terremoto, e un’emergenza che è invece stata causata dall’inettitudine di politici e amministratori. Emergenza, quindi, che si risolve innanzitutto mandandoli a casa. Suggerire questa soluzione è l’unico modo serio con cui il Trentino testimonierebbe la propria solidarietà.
Gian Burrasca