Nell'ultimo anno sono successe due cose interessanti: la Russia di Putin, in cui il sentimento religioso ha ripreso vigore con forza straordinaria e impensabile sino a pochi anni fa, ha visto calare l'altissimo numero degli aborti del 21%.

Nel 2007 quindi l'aborto in questo paese è stato per la prima volta inferiore al numero delle nascite di 25.000 unità (gli aborti annui in un ex paese comunista sono quasi un milione e mezzo). Poi, verso la fine dell'anno, esattamente in ottobre, anche dinanzi al terribile calo demografico del paese, il ricorso all'aborto è stato limitato per legge a due soli casi: la gravidanza in seguito a incesto o a violenza carnale. Inoltre si sono prese numerose misure per aiutare le coppie in difficoltà e per far conoscere alle madri le conseguenze dell'aborto e la vera natura del feto. L'altra notizia positiva, che dà speranza a tutti i pro life del mondo, viene dalla Croazia, dove la legge in vigore è ancora quella permissiva degli anni del comunismo. Ma una massiccia campagna in favore della vita, e per far conoscere veramente il dramma dell'aborto, soprattutto da parte delle organizzazioni cattolche, ma non solo, ha portato ad una diminuizione dell'aborto medesimo dell'88,5%!

 Un successo veramente straordinario, che dice quanto sia possibile fare per cambiare le cose, a patto che ci si creda e non ci si lascia spaventare, come avviene nel nostro paese, dalla propaganda abortista.

Tratto dal mio: Storia dell'aborto, in ristampa a giorni per Fede & Cultura (www.fedecultura.com).