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Questo saggio è il tentativo di inquadrare un fenomeno, quello del neospiritualismo e dell’occultismo moderni, che attraversa come un filo rosso la parabola storica della modernità, e che, anche in tempi recenti, non smette di manifestarsi periodicamente a livello di massa -si ricordi, in tal senso, “l’esplosione” della cosiddetta New Age a partire dagli anni ’90 e la recentissima fascinazione indotta dal romanzo Il Codice Da Vinci.
Il saggio si divide in tre parti: una prima, in cui si analizza il fenomeno del neospiritualismo moderno a partire dalle sue caratteristiche fondamentali; una seconda, in cui si configura una sorta di “storia parallela” degli ultimi secoli sulla scia delle fascinazioni occultiste e spiritualiste che inondano l’Occidente a partire dalla cosiddetta “Età dei Lumi”; una terza e ultima parte, infine, che affronta il tema complesso, e per certi versi spinoso, del rapporto e dell’incontro/scontro tra la cultura neospiritualista e il mondo cattolico. Nella prima parte del saggio si analizza il neospiritualismo in quelle caratteristiche comuni che, pur nell’apparente eterogeneità, sembrano farne un fenomeno sostanzialmente unitario. Queste caratteristiche sono: - Il relativismo e il soggettivismo: che configurano il neospiritualismo come un fenomeno profondamente contestualizzato alla modernità e perfettamente adattabile a quell’atmosfera post-moderna che tende a negare valore a qualsiasi verità definita, sia essa religiosa, filosofica o scientifica.
Il neospiritualismo, in effetti, si configura come una ricerca solipsistica di prospettive “altre” che siano però svincolate da qualsivoglia autorità, in un costante rifiuto della tradizione, prima fra tutte quella cristiana e cattolica. Da questo punto di vista, peraltro, la cultura neospiritualista e occultista sembra avere, in prospettiva, molte più chances di successo rispetto al vecchio, e sinceramente datato, materialismo classico, il cui declino sembra essere iniziato già da alcuni decenni.
- La confusione tra psichico e spirituale: presente in tutti i filoni dello spiritualismo moderno -spiritismo, New Age, ufologia, parapsicologia- è quell’atteggiamento culturale che tende ad attribuire un’importanza spropositata all’aspetto “fenomenico” -dimensione del paranormale- o alla sfera emotiva; identificando arbitrariamente il “cammino spirituale” con il raggiungimento di stati alterati di coscienza e/o di spettacolari “effetti”.
- La perdita del senso di discernimento: che è una diretta conseguenza della confusione tra psichico e spirituale e del soggettivismo culturale. Nella seconda parte del saggio, la più corposa e accattivante, si ripercorre storicamente la modernità a partire dal filo rosso rappresentato dalle fascinazioni culturali spiritualiste e occultiste. Queste tendenze, in effetti, hanno avuto un’importanza straordinaria nell’elaborazione della mentalità moderna e delle principali ideologie che hanno dominato la scena degli ultimi secoli: un ruolo questo generalmente misconosciuto eppure innegabile. Il percorso storico si snoda attraverso i principali filoni occultisti e spiritualisti apparsi nella modernità, che sono:
- L’occultismo di tendenza massonica: sorto nell’Età dei Lumi sotto l’impulso combinato delle suggestioni esotericheggianti d’eredità rosacruciana e del soggettivismo del “libero esame” presente nel DNA della cultura protestante. E’ nel chiuso delle logge massoniche, in effetti, che si elaborano tutti i filoni culturali e ideologici della modernità, non esclusi quelli di tipo occultista.
- Lo spiritismo: fenomeno contraddistinto da un relativismo assoluto nei metodi e nella filosofia di fondo e che, nato negli Stati Uniti, si diffonde in tutto l’Occidente affascinando gran parte del mondo culturale e scientifico dell’età del positivismo.
- Il neospiritualismo di tipo “orientalista”: in cui una rilettura spesso fortemente arbitraria delle tradizioni spirituali dell’Oriente -vedi, su tutti, l’equivoco della cosiddetta reincarnazione- porta alla nascita di infiniti filoni e di gruppi occulti su cui spicca la Società Teosofica fondata da Madame Blavatsky, ispiratrice di fatto dell’odierna New Age. - Il neopaganesimo: di cui sono ben note le ricadute politiche nel nazional-socialismo tedesco, ma anche in ampi settori dell’ecologismo e del femminismo contemporanei.
- Il filone ufologico: che, a partire dal culto dei cosiddetti “fenomeni Ufo”, elabora una vera e propria teologia-pop di cui fanno parte, tra l’altro, le innumerevoli interpretazioni “in chiave extraterrestre” dei Libri Sacri delle varie religioni. - Il“culto dell’oscurità”: che ha nel satanismo propriamente detto la manifestazione più folkloristica e spettacolare, ma che innerva settori consistenti della cultura contemporanea, da certe scuole psicanalitiche alla “cultura della droga”, da alcuni fenomeni musicali alla cosiddetta “cultura-pop”.
- Il legame tra occultismo e potere: che si manifesta, con un’inquietante continuità, nella storia degli ultimi secoli, per tramite dei poteri massonici e delle tante “società segrete” che affollano le “stanze dei bottoni” del potere mondiale. La terza e ultima parte del saggio, infine, affronta il tema complesso del rapporto tra Cattolicesimo e neospiritualismo: un neospiritualismo che -bisogna pur riconoscerlo- si configura, spesso come una risposta diretta a quella piaga della secolarizzazione e desacralizzazione che investe non da ieri la cultura cristiana e cattolica, e che ha spesso svuotato il messaggio evangelico della sua forza e del suo fascino sovrannaturale, riducendo l’annuncio cristiano a mero umanitarismo o ad esangue moralismo. Gianluca Marletta, ,IL NEOSPIRITUALISMO. L’ALTRA FACCIA DELLA MODERNITA’ Ed. Il Cerchio, Rimini 2006 (recensione a cura di Marletta stesso, su mia richiesta)