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Nel convenire con alcuni miei giudizi, espressi in una missiva da Voi pubblicata ieri, il Consigliere Catalano non riesce, da buon compagno qual è, a resistere alla tentazione d’insultarmi, attribuendomi d’ufficio opinioni che non mi appartengono; il che mi costringe a richiedere la pubblicazione della presente.
Il compagno Consigliere, che invano attende da lungo tempo che il Governo (quello stesso che egli sostiene, che egli ha votato e fatto votare, che egli tutt’ora, per il tramite del suo partito, fa sopravvivere) faccia quello che ha promesso agli elettori, non trova, infatti, di meglio che affermare, tra l’altro, che io auspicherei che l’istituto della pensione fosse eliminato (neanche fossi il suo compare di merende Padoa Schioppa!!) e che sarei un sostenitore dell’evasione fiscale e, più in generale, di una legislazione finalizzata a proteggere i lestofanti.
Tirato per i capelli senza alcuna ragione, mi vedo costretto a esporre in estrema sintesi le mie opinioni. Sostengo la famiglia (quella naturale), ritengo necessario un equo prelievo fiscale, presupposto indefettibile per la crescita di tutta a società e quindi anche per la possibilità di offrire le necessarie tutele sociali (la ricchezza per poter essere distribuita deve prima essere prodotta), credo, in un ottica di sussidiarietà, che la Comunità (sia essa locale o nazionale) venga prima di Stato, Regioni e Comuni, sostengo il merito, solo criterio a garantire un futuro migliore coloro che si trovano in condizioni di minorità, ritengo indispensabile la tutela di tradizioni ed identità, senza le quali non vi può essere Comunità.
Non mi piacciono, invece, l’immigrazione incontrollata, li buonismo nei confronti di delinquenti di ogni risma, la sistematica demolizione di tutti quei valori che da circa duemila anni costituiscono il fondamento delle nostre Comunità, la negazione di ogni ordine ed autorità; non mi piacciono, infine, i nullafacenti, figli di papà, occupatori d’immobili altrui, cui tutto è permesso con la tolleranza di chi dovrebbe garantire legalità ed ordine (per intenderci, quelli come i tuoi compagni di partito Farina o Caruso).
Ed il fatto che tu la pensi diversamente, non ti autorizza ad attribuirmi opinioni che non ho mai manifestato. Piuttosto, caro Catalano, se proprio non riesce a sopportare il mantenimento di tutte quelle brutte leggi approvate all’epoca del Governo Berlusconi, anziché prendertela con me, lascia il partito cui appartieni, un partito che, attaccato con il bostik a poltrone tanto agognate (presidenza dalla Camera, ministeri, sottosegretariati etc . . )
Dasvidania tovarisch Catalano.