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Partenza alle 4 di mattina. Siamo tutti un po’ assonnati, poche parole e poi in viaggio. Il pullman non è pieno ed il timore che la manifestazione non riesca si legge sul viso di ognuno. Dopo alcune ore ci fermiamo al primo autogrill e la lunga fila per bere un caffè ci rincuora sul fatto che man mano che si scende per la capitale il fiume del Family Day si sta ingrossando. Verso le 11:00 arriviamo allo stadio Flaminio. Da li a piazza S. Giovanni ci sono alcuni chilometri ma con alcuni amici decidiamo di andare a piedi. Partiamo in cinque, io, Ivan, Paolo, Claudio e ci guida Giancarlo. Solo dopo lo scopriamo essere un conoscitore e appassionato di Roma ed è così che ci guida alla scoperta della mitica Roma, da piazza del Popolo a passando per il Quirinale e poi giù ai Fori Imperiali. Qui ritroviamo una lunga fila di persone che si sta dirigendo verso la piazza. Man mano che ci avviciniamo la strada si fa sempre più piena. Finalmente verso le 14:00 arriviamo nei prezzi di piazza S.Giovanni, l’ingresso principale è già transennato, il servizio d’ordine ci dice che di qui non si passa. Facciamo il giro, ma la piazza è già piena, non ci resta che cercare uno spazio sui lati in modo da vedere comunque il palco.
L’atmosfera è splendida: giovani, famiglie con bambini, gruppi di amici, anziani, laici e qualche religioso tutti li assieme, ognuno con il proprio cartello a testimoniare le centinaia di chilometri compiuti per esserci.
Troppi per essere racchiusi in poche righe, ma dalle foto si riescono a scorgere le centinaia di sigle presenti. Più tardi ritroviamo il gruppo dei trentini, e Francesco, apriamo il nostro cartellone e rimaniamo li a gustarci questa grande moltitudine di gente venuta da lontano per testimoniare che forse la famiglia non è un lontano ricordo come qualcuno ci vuol far credere ma è il pilastro della società, vivo, con tanto voglia di esserci ed essere protagonista. Nel corso della manifestazione si sono succeduti vari interventi, ma dalla nostra posizione l’audio non era ottimo e si faticava a sentire. In ogni caso l’importante era esserci. E noi c’eravamo, anche per quanti pur non potendo sicuramente sarebbero stati felici di partecipare. Il resto lo lascio alle foto che testimoniano più di tante parole la grande manifestazione di popolo di sabato 12 maggio.