Forse non capisco nulla, è ben possibile, ma tanto clamore, tanti osanna a questo governo, da parte delle gerarchie ecclesiastiche, non li capisco proprio.
Sia chiaro, non è una difesa del governo Berlusconi: non è questo il punto, non è su questo che voglio ragionare. Facciamo pure che il bene del paese sia andare avanti, sino a fine legislatura. Ipotizziamo pure che il governo Monti possa fare bene, nonostante non sia legittimato dalle elezioni. Ma è pur sempre un governo di banchieri, di persone di cui si dice un gran bene, a scatola chiusa. Persone che debbono la loro posizione alla Goldman Sachs, a Intesa san Paolo, al Corriere della Sera: non propriamente un mondo che ai cattolici piaccia granché. Eppure non ci voleva una volpe per capire cosa sta facendo: il Corriere di Monti, di Passera, di Riccardi,di Melloni… sta facendo da tempo la corte al mondo cattolico.
Nonostante sposi sempre posizioni liberal, contrarie, ad esempio, alla difesa dei principi non negoziabili, il quotidiano di de Bortoli, strizza l’occhio con un fine evidente: eterodirigere. Non c’è condivisione di ideali, c’è la ricerca di alleati utili. Di qui la corte spietata all’evento di Todi; di qui lo spazio concesso sempre ai cattolici con cui si vuol dialogare: dal cardinal Martini a Melloni a Riccardi, appunto..i cattolici che non disturbano sui principi non negoziabili, i cattolici del compromesso con il mondo, i cattolici che sanno sedere comodi nei salotti borghesi e radical chic. Si notino i dettagli: mesi e mesi dedicati dal quotidiano di via Solferino al ritorno dei cattolici in politica; poi l’insistenza sul fatto che il buon Monti, il bravo Monti, educato, elegante, sobrio, va a messa… va a messa tutte le domeniche. Si ripete al mondo: Monti va a messa… Grazie, lo abbiamo capito.
E poi, ecco il governo. Manca dell’appoggio popolare? Manca del vero sostegno del Pdl e del Pd? Manca della Lega? Niente paura: c’è Fini Gianfranco, che è sempre pronto a tutto; ci sono le banche, i grandi quotidiani e il potere che sta dietro di loro e ci abbiamo sistemato anche l’appoggio ufficiale della Chiesa. Non era meglio stare in silenzio? Non era meglio non “ingerirsi”, come si dice di solito? E’ prudente, dopo le cene imprudenti con Berlusconi, fare dichiarazioni pubbliche su un governo di cui non si sa nulla? E per cosa? Monti aveva promesso l’Istruzione ad un cattolico: ha dato ad Ornaghi i Beni culturali! Per fare cosa?
Gestire i muri crollanti di Pompei? Senza i soldi per farlo… E’ di qui che possono passare i legittimi interessi cattolici? La difesa di certi valori? Valeva dunque la pena di spendersi tanto, per così poco? Tanto più che la Sanità, ben più importante, specie in tempi di legge 40, Ru 486, Ella One, è stata assegnata, guarda caso, ad un cattolico bindiano, cioè a colui che scrisse di suo pungo, ai tempi di Prodi, la proposta di legge sui Dico. A me piacerebbero vescovi e gerarchie meno attente alle amicizie che contano. Più pronte ad entrare "a gamba tesa", come dicono alcuni, quando si parla di valori non negoziabili o anche questioni di giustizia sociale, ma più discrete, opportune, silenziose, per il resto.
Sostenere un governo, per un posto ai Beni Culturali e poco più, senza neppure sapere nulla del programma, mi appare alkmeno imprudente.
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