Rosy Bindi, "cattolica adulta"
Ogni tanto conviene lasciare che le esternazioni dei cosiddetti "cattolici adulti" parlino da sole, senza commentarle. In un convegno di Agire politicamente , l’on. Rosy Bindi ha voluto dare ancora una volta dimostrazione della propria autonomia rispetto al Magistero della Chiesa Cattolica. Seguiamola nel suo fine ragionamento.
«Non c’è più il dissenso degli anni 70 - ha detto testualmente -, ma c’è un disagio fortissimo, da parte di tutti i cattolici pensanti, che non sono coloro i quali credono che la fede si affermi a colpi di crocifisso da inchiodare sulle pareti degli uffici pubblici o delle aule scolastiche.
Occorre però uscire dal disagio, recuperando le fondamenta evangeliche della nostra vita, altrimenti rischiamo di cadere nelle contraddizioni della religione civile, in cui gli atei devoti sono molto più bravi di noi...
Occorre dire ai nostri vescovi di riprendere in mano il percorso abbandonato del concilio Vaticano II, di lasciare perdere i “valori non negoziabili” (sic!) perché in politica bisogna negoziare per raggiungere sintesi migliori e perché quell’ambito spetta ai laici, che non possono subire scomuniche perché si inoltrano nella difficile arte della mediazione».
E ora, educatamente, commentate pure...
da http://www.webdiocesi.chiesacattolica.
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