Diventa socio
Sostieni la nostra attivitą Contatti

 

Cerca per parola chiave
 

 

Autori

 

Ci sono 956 persone collegate

 

\\ Home Page articoli : Articolo
Osservazioni sparse
Di Francesco Agnoli - 13/07/2011 - Attualitą - 1018 visite - 0 commenti

Osservazioni sparse, senza alcuna pretesa...

 1) Della guerra in Libia non parla quasi nessuno. Sembra che non esista. Se la sinistra non suona le trombe, i fatti non esistono. I pacifisti si sono arruolati con il presidente Napolitano, esattamente come, durante la guerra del Kossovo, erano con il presidente D’Alema. Eppure la guerra in Libia è sommamente iniqua. Quel fanfarone di Sarkozy, sembra abbia detto all’esercito che voleva la vittoria per il 14 luglio, festa dei francesi. Gli hanno fatto capire che non ci sarà nessuna vittoria. Che la chieda alla Bruni, se ritiene… Il suo ministro Gérard Longuet ha invece fatto capire che ormai uccidere Gheddafi (vero obiettivo, non dichiarato) è impossibile, che le operazioni militari hanno fallito. Gheddafi può rimanere al potere sia pure “in un’altra stanza del palazzo e con un altro titolo”.

Si è bombardato un paese, dall’alto, per mesi, per fare tanti morti e non subirne neppure uno. Ora ci si accorge di quello che già si sapeva: i ribelli sono una infima minoranza. La Libia che era uno dei paesi più ricchi del Nord Africa, oggi vede l’emigrazione di molti suoi abitanti. L’Armeè francese, come pure la Royal Air Force britannica, lo avevano detto: ci impantaniamo senza portare a casa nessun risultato. Speriamo che finisca presto, e che Sarkozy cerchi nuovi modi per affermare se stesso e la grandeur francese.

2) La nomina di Angelino Alfano, mi sembra molto positiva: è sicuramente il più simpatico e il migliore della generazione dei quarantenni: ma soprattutto si rischiava di avere, alla testa (almeno in parte) del più grande partito italiano, il probabilmente massone Frattini (buono per tutte le stagioni: ministro con Dini e Berlusconi, preferito da sinistra e radicali all’innocuo Bottiglione in Commissione europea); si rischiava la Brambilla, la Prestigiacomo, la Carfagna… Alfano toglie di mezzo anche lo strapotere di Bondi e Verdini, personaggi, soprattutto il secondo, ben lontani dai valori che, personalmente, mi stanno a cuore. Alfano è tutto da vedere, ma certo non il peggiore.

3) Il mitico San Raffaele di don Verzè, una vera potenza anche culturale, è in crisi. Bene: da lì vengono anche Mancuso, Boncinelli, De Monticelli e tanti altri che con il pensiero cattolico non hanno nulla a che spartire. Come il sacerdote don Verzè, appunto. Nel nuovo cda l’ottimo Gotti Tedeschi, ma anche Giovanni Maria Flick: quest’ultima è una scelta del cardinal Bertone, molto discussa nel mondo ecclesiastico. Flick ha sempre avuto, infatti, posizioni antitetiche a quelle cattoliche…certi avvicinamenti generano sospetti…

4) Il governo non crollerà: sembra sempre tutto sull’orlo del precipizio, ma la verità è che di fessi come de Magistris, anche a sinistra, ce ne sono pochi. Intendo di persone che vogliano prendere in mano una situazione analoga a quella di Napoli, esplosiva e difficilmente governabile, urlando: “Adesso arrivo io”. Di solito costoro rimangono sepolti dai detriti, o dalle immondizie…

Mi confidava un uomo molto addentro, che li conosce tutti: “Bersani e Casini non sono sciocchi, hanno tre o quattro facce, ma sanno bene che prendere in mano l’Italia ora sarebbe un suicidio”. Prima occorre fare fronte contro la speculazione, e vincere la battaglia…poi si può pensare a buttar giù Berlusconi. Farlo ora sarebbe un autogol.

6) Rupert Murdoch, il vero squalo della informazione, è in grande difficoltà: l’uomo che possiede veramente il “quarto potere” vacilla… La sinistra italiana forse smetterà di recarsi alla sua corte, come ha sempre fatto con gli Agnelli, con l’idea che Berlusconi ha troppo, perché non è con loro, ma Murdoch, che possiede infinitamente di più, no, basta che stia dalla parte “giusta”.

Intanto De Benedetti incassa un po’ di soldini liquidi: grazie anche al suo avvocato, Giuliano Pisapia, con cui condivide, oltre che le cause, la visione nichilista della vita. Proprio il Pisapia ci ricorda che De Benedetti, come Berlusconi, sceglie i suoi pupilli politici tra i suoi avvocati... o, ancora meglio, con i suoi giornali (visto che Rutelli e Veltroni li aveva investiti lui)...

Su chi sta pensando di puntare, per il prossimo futuro? Forse però, questa volta, non ce la farà a dettare la linea: Bersani è forte, e può fare a meno di Repubblica....

 
Nessun commento trovato.

I commenti sono disabilitati.