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La vittoria di Osama
Di Giuliano Guzzo - 02/05/2011 - Attualitą - 1530 visite - 0 commenti

Per un curioso paradosso, nel giorno in cui in Italia non escono i giornali è uscita la notizia che da dieci anni mezzo mondo aspettava: Osama Bin Laden è stato ucciso. Una vittoria occidentale che di più non si poteva: di internet, dove spopolano le immagini del Nemico morto, e dell’America, che festeggia con un Obama che, ancora una volta, ha dimostrato di essere più Bush di Bush, riuscendo laddove il belligerante predecessore aveva tentato e, per anni, fallito. Bene. Sicuri, però, che sia una vittoria? Pensateci: se gli arresti eccellenti di Riina e Provenzano non hanno fermato la mafia, possibile che al-Qaeda, l’agenzia internazionale del terrore, possa ritirarsi per la dipartita del capo, per giunta proprio ora che potrebbe aprirsi il mercato terroristico nordafricano? Non scherziamo; e riflettiamo: si sarà pur eliminato il più famoso dei terroristi - anche se canuto e, si mormora, malato da tempo - ma i fondamentalisti islamici, da oggi, hanno un martire in più da onorare. E che martire. Se la testa di Saddam non è servita ad avere il dominio sull’Irak, con quella di Osama, monarca dell’invisibile terra della paura, faremo ben poco. Giusto il tempo di qualche brindisi, poi potrebbe tornare tutto come prima. Se non peggio.

 
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