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18/03/2011 - 9.09 La notizia: "L'Onu ha dato l'autorizzazione ad attacchi aerei per difendere la popolazione di Bengasi. No alle truppe di terra ma sì ai bombardamenti contro l'esercito di Gheddafi".
Di fronte a questo le domande non mancano:
1) come mai un ruolo così preponderante di Londra e Parigi nella volontà di attaccare Gheddafi? Il fatto ricorda la storia passata. L'Italia vuole l'Etiopia, Parigi e Londra, che si sono spartite la gran parte dellì'Africa, divengono difensori della libertà del paese africano! Somma ipocrisia..
Conseguenza: Mussolini si sposta verso la Germania.
Il sospetto di oggi è sempre quello: quali interessi hanno Parigi e Londra? Forse inserirsi dove fino ad ora contavano poco (e dove contava l'Italia)?
2) Difendere i libici bombardando? Non funziona mai, si ricordi il caso del Kossovo. Bombardare quel paese per salvarlo dai serbi, significò distruggere la Serbia e causare un esodo di kossovari. Se veramente si vuole difendere un popolo, bisogna mettere in conto qualche uomo.
Altrimenti si fa come in Afgnanistan, dove i droni di Obama bombardano e una sì e una no prendono civili e gente che non c'entra nulla. Si rischia inoltre, bombardando gli uomini di Gheddafi, di causare rappresaglie ancora più dure contro i nemici di Gheddafi stesso.
A me sembra che molte cose non tornino...