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La fecondazione in vitro uccide più donne dell’aborto
Di Giovanni Corbelli - 10/02/2011 - Fecondazione artificiale - 2287 visite - 0 commenti
Mentre nel 2007 sono morte due donne come conseguenza di un aborto volontario, ne sono morte sette come conseguenza diretta della fecondazione in vitro (fivet) tra il 2003 ed il 2005, come è stato evidenziato in un recente editoriale del British Medical Journal. Tutto questo è avvenuto nonostante il numero di cicli di fivet sia in proporzione di uno a quattro rispetto al numero di aborti, secondo quanto afferma la dottoressa Susan Bewley, consulente ostetrica alla Guy’s and St. Thomas NHS Foundation Trust di Londra. Quattro morti per fivet tra il 2003 ed il 2005 sono dovute a sindrome da iperstimolazione ovarica, causata dai farmaci che aumentano la fertilità, mentre tre sono state causate da gravidanze multiple. La dottoressa Bewley ed i suoi colleghi hanno scritto che bisognerebbe che ci fosse un resoconto sistematico dei casi in cui la Fivet provoca gravi conseguenze sulla salute, così che si possa imparare la lezione ed agire di conseguenza. Un recente studio effettuato in Olanda ha mostrato che il tasso complessivo di mortalità delle gravidanze post-fivet è maggiore del tasso complessivo di mortalità nella popolazione olandese. Ci sono state 42 morti su 100'000 gravidanze post-fivet e 6 morti su 100'000 gravidanze complessive. Le statistiche del Regno Unito hanno confermato questo dato.

Fonte: articolo di Jared Yee su Bioedge
 
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