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Libertà e Giustizia, attraverso i volti di Eco e Saviano, con l'appoggio del purissimo e disinteressatissimo Carlo De Benedetti, patron di Repubblica, ha realizzato una imponente manifestazione contro Berlusconi. Motivo principale? Le sudicerie del premier italiano.
Condivido la condanna, nettissima, di certi comportamenti, benchè sia ridicola l'accusa secondo cui il premier sarebbe nientemeno che un "dittatore". Difficile, però, accodarsi a questi improvvisi scopritori della moralità, che portano una sciarpa bianca, simbolo della purezza, e che, come ho già scritto, non hanno altro programma che il nichilismo -oggi da Nichi (Vendola) -per tutti, il divorzio e l'aborto come diritti. Tutte cosette che confliggono un po' con l'immagine di difensori del pubblico pudore che costoro cercano di dare di sè, dopo aver portato in parlamento Cicciolina e Luxuria (tra gli altri).
Ecco un articolo estratto dal sito della suddetta associazione, in cui divorzio ed aborto vengono presentati come grandi conquiste di laica civiltà. Strano che costoro non capiscano che la vita del premier è la coerente traduzione del modo di vedere la vita e l'amore propalato da decenni proprio dalla sinistra e dalle associazioni come Libertà e Giustizia; propalato da chi ogni due per tre spiega che la Chiesa non deve "entrare sotto le lenzuola" dei cittadini, quando questa odiosa espressione serve a difendere i matrimoni gay, le fecondazioni eterologhe, gli uteri in affitto e il "libero amore".
13 maggio 2009