Solo i regimi totalitari propongono una cultura standardizzata, un orientamento univoco che inizia sui banchi di scuola e qualche volta termina con censori che ricordano il MinCulPop (il Ministero per la Cultura Popolare del fascismo).
Gli attuali “MinCulPop” ci hanno fatto credere ad esempio che scienza e fede siano incompatibili, cosa che ormai pensa la maggioranza delle persone, mentre quello che non viene detto è che la falsa contrapposizione tra i due “magisteri” (come li definiva il grande paleontologo S.J. Gould) appare a bene vedere come una cortina fumogena che nasconde l’ideologizzazione e dogmatizzazione della “scienza”, una realtà evidenziata da grandi autori del ‘900 come T.S. Kuhn e P.K Feyerabend.
Ovviamente le scoperte scientifiche e le formule non si prestano ad essere ideologizzate, ma altrettanto chiaramente soprattutto nel campo della biologia, le teorie sono state, nel corso della storia, il frutto di determinati riferimenti culturali che T.S. Kuhn definiva “paradigmi”.
La scuola cattolica (e gli insegnanti cattolici) come alternativa alla cultura dominante: La scuola cattolica viene in genere definita in base al fatto di essere “privata” ma in realtà dovrebbe essere definita virtù del suo essere “libera”. Se si vuole promuovere un insegnamento veramente “libero” è necessario svelare gli “idola” del proprio tempo (come li chiamava Francis Bacon nell’illusione che il metodo scientifico li avrebbe eliminati), è necessario mostrare che ogni rivoluzione scientifica non ha mai raggiunto una verità definitiva ma storicamente ha sostituito degli “idola” con altri.
Nell’arco di cinque incontri che si terranno a Roma (ai quali parteciperanno alcuni relatori non cattolici o non credenti e quindi non di parte) si forniranno alcuni strumenti per questo lavoro di libero insegnamento delle scienze, i documenti prodotti verranno resi disponibili sul sito dell’organizzazione
www.insegnamentoscienze.it Essi saranno uno strumento per docenti, genitori e studenti che cerchino la verità riguardo ad argomenti sui quali spesso si stende un diffuso conformismo.
Dal sito “Insegnamento Scienze”:
FINALITÀ:
Nel momento in cui l'insegnamento delle scienze oltrepassa i limiti della conoscenza e della manipolazione del mondo fisico, giungendo a svolgere un ruolo determinante nella formazione di una determinata visione del mondo e di una conseguente antropologia, esso viene ad assumere un ruolo centrale nell'intera formazione scolastica. Se è vero che non esiste una verità scientifica di destra o di sinistra, laica o cattolica, non si può ignorare il fatto che inevitabilmente esistono letture della realtà che condizionano l'interpretazione dei fatti.
La conoscenza priva di "pregiudizi" teorizzata nel XVII secolo da Francis Bacon non può esistere nella realtà,
una mente che sia effettivamente una tabula rasa è una contraddizione, è qualcosa
"impossibile ad ottenersi, ad eccezione che con la morte" (D. Antiseri - Didattica delle scienze). La stessa scienza baconiana nasceva come strumento non indipendente dal potere politico
"...il controllo sulla conoscenza era concepito come uno strumento del potere statale. Uno stato che abdicasse al suo diritto di sorvegliare le opinioni metteva a rischio la sua autorità." (S. Shapin - La rivoluzione scientifica).
Se la conoscenza in sé, intesa come dati e formule, non può che essere neutrale, le teorie scientifiche includono inevitabilmente una determinata visione della realtà, le teorie si riferiscono a dei "paradigmi" kuhniani che sono conseguenti alla società del tempo, agli "idola" di quel determinato momento storico. Una finalità irrinunciabile per una scuola "libera" non può che essere il mettere in evidenza gli "idola" che si mimetizzano ad uno sguardo che si muova all'interno al paradigma del momento, questo non significherà pretendere di raggiungere quella tabula rasa che sappiamo irragiungibile, servirà però a far comprendere che
se ognuno ha i suoi "idola" è importante scoprire quali siano quelli di coloro che dichiarano di non averne. Nella Nova Atlantis di Francis Bacon gli scienziati sono rappresentati come una casta sacerdotale, oggi tale modello appare ampiamente realizzato e la scienza anziché liberare l'uomo dai dogmatismi degli "ipse dixit" sembra averlo spinto verso i rischi di un nuovo dogmatismo che può essere tanto più insidioso quanto più si trincera dietro una dichiarata infallibilità attribuita al "metodo". In una realtà che vede riproporre una presunta (e mai dimostrata) incompatibilità tra scienza e fede, il ruolo degli insegnanti della scuola cattolica, nel suo pieno senso di "universale", dalla posizione privilegiata di chi osserva la storia nel suo dispiegarsi lungo i secoli vedendo il mutevole susseguirsi delle varie filosofie, deve essere proprio quello di indicare come realtà provvisorie e non come verità dogmatiche quelle parti delle teorie che sono frutto dei "paradigmi" del momento.
Il ciclo di conferenze che si svolgeranno tra il 2010 e il 2011, e i documenti che si troveranno sul sito www.insegnamentoscienze.it , saranno utili ad una ricerca degli "idola" di questo momento storico e ad un'analisi critica dei conseguenti paradigmi.
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