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Affetti o «sesso sicuro»: due modelli nelle scuole
Di Rassegna Stampa - 26/09/2010 - Attualità - 1209 visite - 0 commenti

di Antonella Mariani
La scuola? «Uno dei luoghi più importanti per la sensibilizzazione» al sesso sicuro. Cioè alla contraccezione. Parola della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), che domani in una conferenza stampa a Roma metterà l’amplificatore per il pubblico italiano alla Giornata mondiale della contraccezione (domenica 26 settembre), «un evento promosso e supportato – recita il comunicato stampa – dalle più importanti associazioni e federazioni internazionali», tra i quali le ben note e attivissime International Planned Parenthood Federation, Marie Stopes International e, per l’Italia, appunto la Sigo.
La Società di ginecologia, giustamente preoccupata per la crescita delle malattie sessualmente trasmissibili tra i giovani, dopo aver diffuso a piene mani la sua guida estiva al sesso sicuro Travelsex (patrocinata come si ricoderà dal Ministero della gioventù), ora intende rivolgersi direttamente alle scuole. O, meglio, agli insegnanti, ai quali mette a disposizione «il primo kit strutturato e omogeneo in tutto il territorio nazionale per l’educazione sessuale nelle classi». Il kit si scarica gratuitamente da Internet, è accattivante, tecnicamente ineccepibile, ed è zeppo di informazioni su come fare sesso senza correre rischi, in una chiara prospettiva di "riduzione del danno". Questo, dunque, è ciò che la Sigo proporrà – con una certa insistenza, visto lo sforzo di comunicazione che da mesi mette in campo – alle scuole.
C’è da dire che il mondo cattolico, pur con forze sparpagliate, non sembra voler stare a guardare. Si nota un grande desiderio delle associazioni di parlare agli adolescenti non solo di sesso ma soprattutto di affettività, del valore della persona (anche del corpo, ma non solo...), delle relazioni con l’altro, dei sentimenti, delle emozioni che i primi amori suscitano... Ecco allora che proprio in questi giorni le associazioni stanno presentando i loro progetti di educazione all’affettività alle Direzioni didattiche, sperando di essere poi scelte in mezzo a tante altre proposte. È il caso di Progetto Amos in Piemonte, che insieme ad altre associazioni e sotto l’egida dell’Ufficio diocesano scuola di Torino offre il percorso «Per un uomo umano» in cui parla, tra l’altro di «affettività e sessualità come modalità di rapporto autentico con l’altro». Un po’ più complesso l’accesso alle scuole per la sede pugliese della Bottega dell’Orefice, da quando il Piano sanitario regionale 2009-2011 ha stabilito che l’educazione sessuale nelle scuole è affidata a una convenzione tra Ufficio scolastico regionale e Asl. Cioè ai consultori. «Nei fatti, così si promuove un’educazione sessuale sanitarizzata – riflette Michela Di Gennaro, responsabile dell’associazione per Puglia e Basilicata –. Purtroppo in questo modo si bypassano i veri bisogni degli adolescenti, cioè una maggiore comprensione del proprio mondo affettivo e relazionale».
La difficoltà nasce anche dalle risorse: la convenzione con le Asl prevede incontri a costo zero per le scuole, mentre ovviamente per i percorsi "esterni" è necessario prevedere almeno un rimborso delle spese vive. E le scuole scelgono anche in base al budget. Partenza con sprint invece per <+Ev_nero>Proteggi il tuo cuore<+Ev_testoband>, un programma educativo per adolescenti (ma esistono anche workshop per genitori) organizzato in moduli – 28 l’intero percorso, minimo 3 per le scuole – che ha l’obiettivo di «educare un carattere forte per vivere una sessualità intelligente».
«Proteggi il tuo cuore» – portato in Italia da Rita Zecchel, imprenditrice milanese di forti valori cristiani, ideatrice anche delle scuole Happy Child – affronta argomenti come «Consigli per gestire le proprie emozioni», «A volte dico di sì, invece preferirei dire di no», «Amicizie, uscite e innamoramento», «Aspettare ha i suoi benefici!», «Fin dove posso arrivare?», «L’avventura del vero amore», e si propone come un percorso laico – tante le scuole di Milano e della Lombardia, statali e non statali, che lo hanno richiesto: 3 mila i ragazzi incontrati in 2 anni scolastici – per rafforzare l’autostima e dunque la capacità di fare scelte responsabili e non condizionate, anche nell’ambito della sessualità. «Proteggi il tuo cuore» ha anche un sito Internet da cui si possono scaricare materiali utili (www.protegetucorazon.com).
Altre associazioni lavorano invece accanto alle famiglie: è il caso dell’Associazione genitori (Age), che da anni nelle province di Brescia e Mantova propone i corsi «Adolescendo», frequentati ogni anno da migliaia di mamme e papà che desiderano confrontarsi in modo più efficace e consapevole con i loro figli anche sui temi dell’affettività. Il tema dell’educazione dei giovani sta stimolando il dibattito anche all’interno del Forum delle associazioni familiari: proprio martedì i rappresentanti delle circa 50 associazioni che si occupano a vario titolo di scuola si sono incontrati a Roma, sotto la guida del responsabile della Commissione Scuola del Forum, Pietro Alviti, per avviare una più stretta collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, che potrebbe sfociare in tempi abbastanza rapidi in un protocollo d’intesa. «Tra i temi che affronteremo con priorità – assicura Alviti – c’è sicuramente quello dell’educazione dei giovani all’affettività». Un progetto da rilanciare al più presto.
 
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