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You Tube: per spopolare basta vendere menzogne
Di Giulia Tanel - 30/09/2010 - Attualità - 2933 visite - 0 commenti

“Cari amici, tanti saluti da Serafino Massoni!”: cominciano sempre così gli innumerevoli video del suddetto, che lo ritraggono a mezzo busto ed hanno una lunghezza media di circa otto minuti. Ogni filmato ha un titolo: si va dall’attualità alla religione, passando attraverso una miriade di pregiudizi.

Ma chi è questo Serafino Massoni? Che competenze ha? Da un rapido giro sul suo sito personale, si viene a scoprire che è nato a Volta Mantovana, dove tuttora risiede, e che fa il preside di licei; ha anche scritto qualche libro, ma sembra che la sua attività preferita sia quella di pubblicare ogni giorno un nuovo video su You Tube.
Quali sono le idee di Massoni? La risposta è fin troppo facile: la Chiesa è tiranna, l’aborto è giusto, Dio non esiste (ma gli alieni sì), il matrimonio è una prigione, l’uomo deriva dalle scimmie, Sigmund Freud è un genio, Silvio Berlusconi fa schifo (mentre Marco Pannella è un mito), eccetera. Quello che più sconcerta non è tanto la pochezza delle argomentazioni che (non) supportano i preconcetti di Massoni, quanto il fatto che egli sia sempre molto cliccato.
Quanto male si può fare inconsciamente al proprio prossimo!
In uno dei suoi consueti monologhi, per esempio, il preside liceale critica un testo di Lucetta Scaraffia, nel quale l’ex femminista dice che le donne oggi sono diventate sempre più simili agli uomini: questo è evidente anche dal fatto che non fanno più bambini. Tale affermazione evidentemente tocca un nervo scoperto di Massoni, il quale parte per la tangente affermando che preti e monache dovrebbero sposarsi e non solo predicare dal pulpito che “fare bambini è bello”. E’ troppo facile parlare e basta: preti e monache dovrebbero dare per primi l’esempio. Subito dopo Serafino Massoni difende a spada tratta l’aborto terapeutico, dicendo che è lecito sopprimere un feto malforme. Per fortuna che in Italia c’è Marco Pannella: è solo grazie a lui che abbiamo leggi sull’aborto e sul divorzio! Senza i suoi (finti) digiuni chissà che Paese retrogrado che saremmo…

Ma l’apice Massoni lo raggiunge con un video breve, di appena un paio di minuti. Stranamente l’immagine che compare non è il suo primo piano, bensì un reportage trasmesso dal Tg1: è il servizio che proietta i primi atti pubblici dal neo-eletto papa Benedetto XVI. A questo punto si potrebbe pensare ad un errore, ma appena le immagini si soffermano sul primo piano del papa che si appresta a pronunciare le sue prime parole, tutto si spiega: al posto della voce di Ratzinger quella che si sente è la consueta frase: “Cari amici, tanti saluti da Serafino Massoni!”. Una panoramica mostra una piazza S. Pietro gremita di gente festante, per poi tornare ad inquadrare Benedetto XVI che ricomincia a parlare. Ancora una volta, quella che si sente non è la voce del Santo Padre, bensì quella del ben noto preside di licei di Volta Mantovana: “Ma Dio è maschio o femmina? Eh? Oggi parliamo dei capezzoli di Dio”… il resto dello sproloquio non vale neanche la pena di riportarlo. In un altro video Serafino Massoni afferma di voler essere papa semplicemente perché così d’estate potrebbe andare a Bressanone, sfuggendo alla calura cittadina. Anche se, sempre lui, sostiene che in realtà il papa non fa nulla per tutto l’anno, quindi che bisogno ha di vacanze?

“Aprite le menti […]” è il titolo di un altro videoclip: noi ci auguriamo che lo facciano anche tutti quelli che lo guardano abitualmente.

 
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