Il testamento biologico sul quale tanto si dibatte è già preistoria. O almeno così sembrerebbe a giudicare dall’idea avanzata da Pubblici Cittadini, associazione nata su iniziativa di un gruppo di docenti universitari, liberi professionisti e giovani studenti che hanno avuto la bella idea di farsi promotori di un modo innovativo di desumere le disposizioni di fine vita di ciascuno. La proposta è la seguente: garantire l’osservanza della “volontà presunta, ricostruita sulla base di elementi certi, inequivocabili e concordi” al posto del vecchio testamento biologico. In poche parole, se questa proposta avesse seguito, non occorrerebbe più rivolgersi al notaio per dichiarare le proprie intenzioni terapeutiche nell’eventualità che si fosse incapaci di esprimerle perché incoscienti. Basterebbe infatti ricostruire la volontà del malcapitato sulla base di “elementi certi”. Un avviso a tutti: se questa furbata - che verrà portata in Parlamento da Antonio Maccanico e altri - un giorno, per assurdo, diventasse Legge, se sarete tristi evitate di fare strane confessioni via sms. Un domani, quei messaggini potrebbero essere usati contro di voi. Uomo avvisato mezzo salvato.