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La mia solidarietą al cons. Civettini
Di Caius - 12/01/2010 - Politica Trentina - 1247 visite - 0 commenti

Su l’Adige di oggi è riportata la polemica tra il consigliere regionale della lega Civettini e il parroco di Mori, don Tarcisio, persona squisita  che ho avuto modo in passato di conoscere. Il fatto è che don Tarcisio ha criticato durante una predica domenicale, senza citarla apertamente, la Lega nord, rea di aver chiesto, per bocca del suo capogruppo Savoi, il licenziamento degli islamici che fanno le pulizie nei palazzi provinciali. Aveva il diritto don Tarcisio di criticare la posizione di Savoi?

Penso che ne avesse il diritto, soprattutto perché la proposta sembra più un’uscita mediatica che la proposta di un politico. Ma la critica era opportuna? A questa domanda risponderei senza dubbio di no.

1 Prima di parlare di politica in Chiesa un sacerdote dovrebbe raccontare e vivere di Cristo: e invece buona parte dei preti odierni fanno i sociologi, i politologi, gli economisti, gli ecologisti…ci parlano della raccolta differenziata, del razzismo, e di mille altre cosette banali banali, che si possono leggere tutti i giorni sui giornali: insomma si fanno dettare la predica dagli opinionisti dei quotidiani; riassumono Repubblica o, quando va bene, il Corriere!

2 prima di parlare di politica un sacerdote dovrebbe chiedersi: è proprio necessario farlo? Ipotizziamo che Savoi abbia detto una boiata: è il caso che di fronte ad una delle infinite dichiarazioni senza molto senso di un politico, un sacerdote ci costruisca la predica e dimostri dinanzi i suoi fedeli una evidente parzialità politica?

3 Non sarebbe più utile che i preti, come ha detto infinite volte il papa, intervenissero sulle vicende politiche il meno possibile e solo in casi veramente importanti, decisivi? Lo dico perché i preti che predicano attaccando la Lega sono infiniti. Ne salta fuori uno ogni due per tre. Sembra persino che non ci sia penuria di vocazioni. Non se ne può più!

Quelli che dicono qualcosa sugli abomini legislativi promossi dai comunisti, dagli ex comunisti del Pd e dall’Italia per i valori, invece, non li ho mai sentiti. In troppi filtrano il moscerino (in questo caso le parole di Savoi, senza nessuna vera conseguenza) e lasciano passare i massi. Lottano contro le pagliuzze, e non vedono le travi. Ne abbiamo mai visti, almeno nella nostra città, di predicatori che, come fa il papa, hanno parlato contro la Ru 486, non chiacchiere innocue, ma un veleno che uccide i bambini (permessa, prima che altrove, dal “cattolico” Dellai)? Che ricordano i valori ormai dimenticati della purezza e della fedeltà? Ne abbiamo sentito qualcuno tuonare dal pulpito contro il nichilismo imperante, la distruzione della famiglia, la sentenza contro il crocifisso (anch’essa promossa, per quanto riguarda l’Italia, da un giudice nominato dal Pd), la manipolazione genetica, l'eutanasia, tutte cose favorite e volute dai partiti di sinistra? Qualcuno che denunci la follia di un ex ministro, capolista del Pd in Lombardia, Umberto Veronesi, che sponsorizza la clonazione riproduttiva? Li abbiamo sentiti alzare la voce contro le proposte sulla droga libera della sinistra di Ferrero e dei radicali? Li sentiamo mai parlare contro certe aberrazioni di verdi e ambientalisti che predicano l’odio contro l’uomo, a difesa dell’ambiente?

Infine sulla questione immigrazione: possibile che non si sappia fare altro che ripetere lo stanco ritornello sulla bellezza della società multietnica? Che non si cerchi di bilanciare il necessario e doveroso rispetto verso lo straniero con l’idea che servono leggi serie, da far rispettare, a tutti, perché l’immigrazione non diventi ingovernabile, con danno per tutti? Don Tarcisio non me ne voglia se esprimo la mia solidarietà al consigliere Civettini: è per protestare, certo inutilmente, contro la trasformazione della fede cattolica in una pericolosa e sterile utopia.

Ps Quando i leghisti udiranno preti che nelle loro prediche sparano senza distinzioni a destra e a sinistra, quando serve, solo quando serve, e non scelgono sempre il solito bersaglio, cioè loro, forse riconosceranno dietro la voce dei predicatori un richiamo serio, e quindi da prendere in considerazione… il richiamo di un vero pastore.

 
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