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Ami, il 25% dei separati e divorziati vive in miseria
Di Caius - 27/12/2009 - Divorzio - 1602 visite - 0 commenti

Negli ultimi dieci anni in Italia si è sviluppata una nuova ed irresistibile piaga sociale causata dall`aumento esponenziale di separati e divorziati, che spesso vivono in miseria  a causa degli obblighi economici derivanti dalle separazioni e dai divorzi.

Secondo Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell`Ami, associazione matrimonialisti italiani, ogni anno in Italia si separano circa 160.000 persone e 100.000 sono i nuovi divorziati. "E`un fenomeno che riguarda per lo più operai, impiegati ed insegnanti. Le separazioni e i divorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano, trasformano questi lavoratori in veri e propri 'clochard'".

Secondo l'Ami il 25% degli ospiti delle mense dei poveri sono separati e divorziati. Nell`80% dei casi si tratta di padri separati, obbligati a mantenere moglie e figli e a non avere più risorse per sopravvivere. Molti di questi dormono in auto e i più fortunati (circa 500.000) sono tornati ad essere ospiti delle loro famiglie d`origine ( 03/12/2009 - Apcom).

La soluzione dell'Ami? ."Urge una nuova politica sociale - spiega Gassani - che restituisca dignità a quanti sono stati sfortunati nel loro matrimonio, che hanno perso tutto e che vivono da emarginati. Occorrono misure atte a garantire alloggi a questo popolo di nuovi poveri nonché aiuti economici. Anche costoro hanno diritto ad avere pari opportunità. Quando si perde la dignità si rischia di non essere nemmeno buoni genitori".

Come mai nessuno può permettersi neppure di pensare che urge, invece, una nuova cultura della famiglia, dopo i disastri radicali e libertari?

 
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