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I fustigatori di Berlusconi.
Di Caius - 11/05/2009 - Attualitą - 9039 visite - 0 commenti

Fanno veramente ridere i fustigatori di costumi di questi tempi, i Catoni che ci troviamo a dover ascoltare oggi mentre discettano sulle volgarità di Berlusconi.

Per carità, non che non siano tali, non che il Berlusca sia sempre inappuntabile. Però bisogna anche ricordare che spesso riescono a cucirgli addosso parole ed espressioni ben diverse da quelle da lui utilizzate. Ricordate quando spiegarono che aveva detto a Sarkozy, riguarda a quella poveretta della Bruni, che gliela avevamo "data" noi? Se ne parlò per giorni, della volgarità del premier, poi venne fuori che in realtà  aveva detto semplicemente di aver studiato anche alla Sorbona. Due cose  un po' diverse.

 E quando spiegarono che ad un raduno politico, riferendosi alla Meloni, aveva sussurrato: "dove è la puttana?", o qualcosa di simile. Aveva detto semplicemente "dov'è la piccolina?", ma si seppe dopo. Da anni la sinistra si appiglia a gaffes vere o presunte, ma non è una strategia vincente. E', semmai, la loro vecchia strategia dell'odio politico, quella che ha portato ai misfatti degli anni di piombo, quando le parole uccidevano prima dei proiettili e il nemico additato sui giornali finiva poi ammazzato per davvero.

 Dicono che Berlusconi personalizza troppo, e sarà anche vero (non sarò io a fargli da avvocato: ne ha tanti e se li è portati in parlamento con sè): ma poi non fanno altro che dipingerlo come il diavolo, riportare tutto a lui,  e  alla fine la gente si stufa. Per Franceschini è un pedofilo, per Di Pietro un "razzista, fascista, xenofobo" (Corriere di oggi), e chi più ne ha più ne metta.

Se Maroni respinge una nave di clandestini si sta tornando alle "leggi razizali", all'olocausto, al genocidio degli armeni, alle stragi di pellerossa...non vedete che siete ridicoli?  Ora, a rimproverare  Berlusconi per le sue volgarità, nientemeno che sua moglie, la Lario,che deve la sua carriera alle sue nudità e agli spattacolini osè... Ad assisterla, gurada caso, una feminista, già avvocato di Beppino Englaro...

E poi la fondazione di Fini, il personaggio il cui portavoce, Sottile, fu inquisito perchè si portava sulle poltrone della Farnesina le veline o le soubrette, non so come si dice... Fini che rubò la sua prima compagna, Daniela,  ad un amico camerata, mentre  era in galera, per poi finire con la Tulliani, l'ex compagnetta di Gaucci...velina un po' anche lei, showgirl della tv,  di tendenze dichiaratamente radicali. Perchè la stampa è così delicata, con le vicende sentimentali di costui, da quando non fa altro che prendere le distanze da Berlusconi? Come mai Fini non cade mai sotto la scure dei moralizzatori di Repubblica, da un po'di tempo in qua? (nella foto la Tulliani con Gaucci)

E gli altri moralizzatori? Quelli che usano le Bellucci e le Parietti  per difendere "i diritti civili", cioè l'aborto, l'uccsione degli embrioni ecc., non puntando certo sulle loro qualità intellettuali...quelli che hanno fatto a suo tempo del divorzo e dell'odio alla famiglia la loro ragione di vita. Quelli che vorrebbero il divorzo breve per legge, le famiglie omosessuali, l'adozione di bimbi ai gay,  e i dico... Quelli che hanno candidato la Gruber e Santoro, cioè figure della tv, per fare incetta di voti... quelli che hanno portato in parlamento, per decenni la moglie di Fassino, la moglie di D'Alema e compagnia cantante...E poi la Emma Bonino, che praticava aborti clandestini e sterilizzava le ragazze; che predicava la droga libera e il libero amore...oggi si erge quasi a difesa del matrimonio indissolubile, quello di berlusconi, canaglia, traditore, che offende le donne.

 

Per carità: cari moralisti dei miei stivaloni, prima levate la trave dal vostro occhio, e poi, con discrezione, discutiamo del resto.

 

Bonino,Guerritore, l'anima giusta e il corpo che si frusta

Quando il corpo si frusta, l'anima si fa giusta, dicono nel Veneto. "Quando l'anima l'e frusta a' diventa ciu che giusta" dicono in Liguria. Il concetto è sempre quello: le signore della politica e della cultura di sinistra, danno buoni consigli non potendo più dare cattivi esempi. Ieri sera ad Anno Zero Santoro ha tirato per i capelli una trasmissione stracca, guardona, comaresca, spiona e pettegola all'insegna della sete di mattanza antiberlusconiana. Argomento clou della serata era - manco a dirlo - il divorzio di Veronica da Berlusconi e la "papy soap". Emma Bonino faceva la compunta nobildonna, modello Monsignor della Casa, lanciando stilemi e dettami di bon ton al premier, tutta indignata e scandalizzata (manco fosse uscita da una sagrestia) perché fa cucù alla Merkel, perché sente battute sulle gambe delle donne, perché il premier parla di "belle gnocche". Insomma, ora che è vecchia si comporta da Santa Maria Goretti, immemore di tutte le pagliacciate del suo capo Pannella quando si imbavagliava durante le tribune politiche di Jader Jacobelli, fumava canne a gogò in piazza Navona, candidava e faceva eleggere Cicciolina pornostar alias Ilona Staller in parlamento nelle loro liste, inaugurando (unico fatto nel mondo) una triste moda.

 Nessuno glielo ha ricordato durante la trasmissione, dove si è messa in cattedra per tutto il tempo, dando sulla voce all'avvocato Ghedini, il quale era solo in una gabbia di iene. Il colmo della ridicolaggine lo ha raggiunto quando c'è stata una zoomata sulla stella gialla che appuntava al petto, in ossequio alla trovata sulle presunte "leggi razziali" ad opera dell'attuale governo, già decretata in estemporanea da Sua Pallidezza Dario Franceschini. Il gusto radicale per le iperboliche allegorie da Carnevale di Viareggio, evidentemente, continua...

Poi è stata la volta di Monica Guerritore che si è messa a recitare con voce impostata teatralmente, l' intervista concessa a Maria Latella, di Veronica Lario con annessi lanci ANSA, manco fossero state poesie di Garcia Lorca. Quanto pathos sprecato, Monica! Si è già dimenticata quando da ragazzina forse ancora minorenne, o appena 18enne non disdegnava la compagnia di un uomo maturo come Gianni Agnelli? E Strehler (altro fascinoso signore maturo suo Pigmalione), che la lanciò nel ruolo di Anja ne "Il giardino dei ciliegi" di Cecov, se l'è scordato? Conosco già la replica sinistronza: che c'entra? mica si vorrà paragonare il raffinato Avvocato o il Maestro Strehler a quello "psiconano" cafone del Berlusca. Vabbé, siamo alle barzellette di Giorgio Gaber: il sesso è di destra, l'erotismo è di sinistra. Che fa ora l'ex bella Monica? Recita ad Anno Zero non Cecov o Strindberg, ma quel "capolavoro letterario" delle missive di Veronica Lario, manco fossero le ultime lettere di Jacopo Ortis. Ci sono poi i suoi filmetti porno-soft con Gabriele Lavia "Scandalosa Gilda", "Fotografando Patrizia") rintracciabili anche su Internet.Tutte opere d'arte anche queste?

 

 

L'ultima perlina la riservo alla direttrice dell'Unità Concita De Gregorio. Guardate un po' come tratta il giornale fondato da Antonio Gramsci. Altri tempi, altra razza di intellettuali. "Ma quel soldino che l'operaio usa per comprare i quotidiani della borghesia, è un proiettile che poi gli spareranno addosso", diceva Gramsci per convincere il suo popolo proletario a comprare solo la stampa di classe. La De Gregorio, invece ha altri ...argomenti politici. Mostra il lato B, (è mio, sembra abbia poi detto con orgoglio, ndr) con una minigonna che arriva quasi all'altezza dell'inguine e ficca l'Unità nelle tasca del...retro. Chi mi ama mi segua - sembra essere lo slogan cul-turale. Cosa non si fa per qualche copia venduta in più! E tuttavia si sente in diritto di bacchettare le solite banalissime veline, laddove ormai è come sparare sulla Croce Rossa. Beh, ragazze, siete invecchiate, d'accordo, ma eravate più simpatiche quando davate cattivi esempi, di quanto non lo siate adesso che elargite solo buoni (ma non richiesti) consigli. Un plauso invece all'equilibrio e alla moderazione di Barbara Palombelli che ha replicato a muso duro alla De Gregorio: "Certi processi si imbastiscono per tutti o non si fanno per nessuno. Io potevo farlo contro Craxi, contro Cossiga, contro Sircana (ndr: ex sottosegretario di Prodi) e non l'ho fatto". Evidentemente da navigata cronista qual è, la Palombelli sa bene che se si dovesse usare la lapidazione per i vizi privati dei politici della Ia e della IIa Repubblica, non basterebbero tutte le pietre di una cava mineraria. (http://sauraplesio.blogspot.com/2009/05/boninoguerritore-lanima-giusta-e-il.html)

 

 

 

 
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