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Fermate il climatologo Sartori
Di Giuliano Guzzo - 24/04/2009 - Attualità - 2329 visite - 0 commenti

Giovanni Sartori non è nuovo ad editoriali deliranti, sono una sua antica passione, ma quello pubblicato stamane sulla prima pagina del Corriere li batte tutti: in appena 542 parole, e con inaudita perizia, il politologo fiorentino è infatti riuscito a condensare il peggio del pensiero ambientalista. Questa la perla più raggelante del suo scritto:”Tutti i problemi non esisterebbero se fossimo ancora i tre miliardi di quando io nascevo”. Capito? Riscaldamento globale, scarsità d’acqua potabile, malattie e tutto il resto, secondo Sartori, sarebbero colpa dell’uomo; o meglio, del fatto che ci sarebbero troppi uomini, perché se invece fossimo tre miliardi, tutto filerebbe liscio e la terra - che da devoto al neopaganesimo Sartori scrive con l’iniziale maiuscola - scoppierebbe di salute.

A parte il fatto che risulta quanto meno bizzarro che il primo quotidiano d’Italia dia modo ad un esperto di teoria della democrazia di pronunciarsi su temi che non gli competono ( sarebbe come chiedere a Fiorello che ne pensa dei presocratici ) proprio non capiamo cosa intenda Sartori quando indica in tre miliardi il numero ideale di abitanti del pianeta: sta forse cercando di dirci che serve una guerra nucleare? Uno tsunami? Una carestia? Anche il titolo dell’editoriale, in realtà, lascia molti dubbi:”una terra verde produce meglio”. Nella nostra ignoranza, eravamo convinti che fosse l’ingegno umano a produrre risorse, e non la terra in quanto tale, ma se Sartori scrive questo avrà le sue ragioni. O almeno ce lo auguriamo.

 
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