Ho incontrato una ragazza povera.
Ho incontrato una ragazza, mi ha chiesto dei soldi. A Trento. Nella nostra ricca città. Con sospetto la ho guardata, e me ne dispiace. Era un po' scura, sembrava zingara, ma era italiana. Mi ha chiesto dei soldi. Se vuoi, Le ho detto, ti do da mangiare. Pensavo di essermene liberato. Invece mi ha detto di sì, per i suoi figli: siamo andati al panificio, e ha preso l'impossibile...Mamma mia, aveva fame davvero. Poi la ho incontrata di nuovo, alcuni giorni dopo. Stavolta le ho dato i soldi, mi fidavo. Eppure è stato uno sforzo lo stesso. Mi ha ringraziato, molto, e io non sapevo cosa dire, sentivo che non era giusto che lei pensasse che ero stato io. Era Cristo che doveva ringraziare: perchè se non lo avessi mai incontrato, a quella ragazza non avrei forse dedicato un secondo del mio tempo. Allora, quando era già un po' lontana, Le ho detto forte: dì una preghiera per me. Non volevo la preghiera, desideravo solo che capisse che quello che ho fatto, lo ho fatto per Lui, perchè Lui ci ha insegnato ad essere meno cattivi di quello che siamo.
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